Pietrangelo Buttafuoco è specializzato nel gettare sassi (ma sarebbe meglio dire enormi massi) nello stagno della cultura. E anche il suo ultimo libro, Cabaret Voltaire. L’islam, il Sacro e l’Occidente (Bompiani, pagg. 226, euro 18), è un bel colpo di bombarda sparato contro i bastioni del pensiero occidentale fatto vulgata, dei valori libertari, mediamente e pigramente condivisi. Tanto per dire Voltaire e gli illuministi vengono impallinati, ma con loro viene impallinata anche la destra filo-americana colpevole, secondo Buttafuoco, di essere solo il cane da guardia di un pensiero unico che annichilisce il senso del sacro. Non bastasse, sono durissime le accuse alla censura che l’Occidente opererebbe contro i teorici della spiritualità islamica, come Khomeini o Ahmadinejad a partire dal fatto che «sono solo le discriminazioni di natura religiosa ad avere moneta corrente negli inaccessibili forzieri del pensiero unico occidentale».
Buttafuoco, lei mette nelle prime pagine un’ampia citazione di Ahmadinejad sui diritti della donna. Qualcuno reagirà male, leggendo...
«La citazione nessun giornale italiano l’ha riportata anche se era un discorso all’Onu. Mi meraviglio sempre dell’assoluta ignoranza in cui ci muoviamo, l’ho messa per quello. Esattamente nessuno sa quanto i musulmani venerino la Vergine. Insomma, si pretende lo scontro di civiltà quando ignoriamo tutto...».
Lei parla di un Occidente che si fabbrica il suo happy end mentre in realtà si limita a consumarsi. È l’altra faccia di questa ignoranza?
«Io sono cresciuto in una famiglia che ha fatto dell’Occidente una bandiera, sono cresciuto a pane e Pino Romualdi, quindi può capire la sofferenza. Ma oggi questa parola è solo il cavallo di Troia con cui la sinistra fa fare il lavoro sporco alla destra... Per fare un esempio, quando vedo tutti starnazzare attorno alle moschee mi chiedo: ma non sarebbe meglio chiudere le discoteche? La destra una volta era il senso della tradizione, della fede, della patria. Ora cos’è che dovremmo difendere: le minigonne? La vita à la page? Il consumo?... Oppure tutti quei miscredenti che parlano di valori solo perché non tollerano di vedere altri, i musulmani, che sono capaci di fermarsi e di pregare mentre noi non ci riusciamo più?».
È questo che intende dicendo: «La destra ha prodotto il peggior Occidente»?
«Sì, la destra è diventata custode della sovversione, è solo una sinistra senile. Ha dimenticato l’identità greco romana, il cattolicesimo, il Golgota. È carica di pregiudizi. Quei pregiudizi che sono il veleno che ci hanno inoculato gli illuministi...».
A partire dal titolo del libro, Voltaire è visto come uno dei simboli dei nostri mali. Ma è sicuro?
«È stato Voltaire a fabbricare quel pregiudizio sulla religione che ci ha avvelenato... Mentre la religione è l’istinto di sopravvivenza dell’uomo. La religiosità è alla base. Ecco perché nel libro insisto sul Venerdì Santo, sulle processioni che, grazie a Dio, in Sicilia hanno ancora un senso. Insisto sulla croce che un tempo era simbolo di Occidente e ora è rimossa. Pensi a Mel Gibson, l’hanno stanato come un cane rognoso solo perché ci ha messo davanti agli occhi il Golgota. Il Golgota dà fastidio perché è verità...».
Lei delinea una triade che ha difeso la spiritualità nel ’900: Heidegger, Wojtyla e Khomeini. Sull’ultimo si può dissentire.
«È una grande vittima del pregiudizio, quelli che lo osannavano come rivoluzionario sono quelli che ora si scagliano contro di lui in nome della guerra di civiltà. Nessuno però si è preso la briga di studiare davvero la sua storia e il suo pensiero. È un personaggio di enorme spiritualità che ha portato avanti una rivoluzione che è solo in minima parte politica e inoltre aveva un’enorme capacità predittiva... Ha visto in anticipo il crollo dell’Unione Sovietica».
Leggendo si può avere l’impressione che lei dia la nostra civiltà per spacciata e che per questo scriva con rabbia...
«Con rabbia no, diciamo che ci ho messo il sangue... E no, non do la nostra civiltà per spacciata, bisogna scavare all’indietro, recuperare i valori. Sino ad ora siamo andati avanti solo a colpi di rimozione. Bisogna recuperare la tradizione, ma come materia viva... Non è una cosa che si può imporre... Dobbiamo in un certo senso svegliarci da un lungo sonno... Dobbiamo riscoprire la nostra tradizione: Petrarca, Galilei, Leonardo. Qualcuno pensava di andare alla guerra di civiltà armato solo di poche e frettolose voglie».
Ha dedicato il libro a Giuliano Ferrara. Ma il direttore del «Foglio» su molte cose, come la guerra in Irak, la pensa diversamente da così...
«Io e Giuliano, pur nella diversità, stiamo sulla stessa barricata. Io su quella barricata porto uno scudo in più, quello della spiritualità, e la spiritualità nell’Islam sopravvive...».
La pupa e il secchione
2 mesi fa
3 commenti:
Non ho letto il libro (nè, in tutta onestà, penso che lo leggerò mai), ma da buon Occidentale, un paio di cose vorrei comunque scriverle e puntualizzarle. Se, quando si parla di Religione in sè e quindi del Misticismo connesso alla tal Religione, si mischiano le due cose, a mio modo di vedere non è capito proprio nulla, nè dell'Una, nè dell'Altro. La Religione è un complesso di dogmi, di regole e di Punti di Fede; Essa è un Credere Codificato. Da questo punto di vista, la "Religione in sè", di mistico, non solo non ha alcunchè, ma non può neppure averlo. Il Misticismo, invece, è un qualcosa di puramente personale. E' uno Stato dell'Anima, davanti all'Infinito ed all'Ignoto: Dio, l'Universo, la Natura, la Bellezza etc. Si può essere religiosi senza essere mistici e, ovviamente, viceversa. Il Cattolicesimo ed il Cristianesimo, al pari dell'Islam, sono Religioni. Ergo non sono "mistiche". Sorry Mr Buttafuoco. Inoltre - e qui vado sul personale (si fa per dire) - mi piacerebbe che gli Intellettuali la piantassero di genuflettersi davanti all'Islam ed a ciò che esso rappresenta, perchè se il Medio Oriente è ancora un Mondo Barbaro - eccheccazzo, diciamolo ogni tanto! - molt9o di questa barbarie è dovuta all'Islam, alle sue fatwe, ai suoi dogmi mutilanti (in teoria e pratica), alle sue lapidazioni, fustigazioni, scannamenti e sgozzamenti. Certo, un muezzin che, dal suo minareto, "chiama i fedeli alla preghiera", è un qualcosa di suggestivo (l'ho sperimentato di persona) e quindi, strictu senso, "mistico". Ma sono "mistiche" anche le campane della Cristianità, oppure i Canti Gregoriani, oppure i silenzi profumati d'incenso delle Cattedrali Gotiche. Buttafuoco - che non conosco, e che quindi provo a "giudicare" asetticamente - è solo uno dei centomila pseudo-intellettuali TERRORIZZATI dall'Islam e da ciò che esso rappresenta. Perchè, diciamo la Verità, è sempre l'Occidente che tenta - vanamente - di dialogare con l'Oriente (Medio); è sempre il Cristiano/Cattolico che fa atto di contrizione; è sempre l'agnostico l'Occidentale che china il capo davanti all'Ayatollah (sorry se l'ho scritto in modo sbagliato) e sapete perchè? Perchè l'Islam come Religione e come "seguito" di fedeli ci fa una paura folle, mentre loro, di noi e delle nostre pratiche di perdono e tolleranza, sghignazzano (mentre si affilano la scimitarra).
Si, lo so: sto esagerando. Sto stressando la Verità. Lo so. Ma stressare la Verità, non è mentire. Non è distorsione (mentale e letteraria). E' solo un modo, provocatorio, per tentare di svegliare le masse dormienti e sazie.
Non è vero che l'Islam ha Spiritualità.
E' vero che l'Occidente si sta piegando e, nel farlo, ha già iniziato il proprio mea-culpa, per lenire la punizione che, probabilnente, sta per abbattersi su di esso (e noi con esso).
Ma attento Buttafuoco (e tutti gli altri come te, Intellettuali del Mondo Cristiao in primis): non è "lisciando" l'Islam che si potrà sfuggire alla follia integralista che, assieme ad esso e con esso, già attraversa più Continenti e si accende in centinaia di milioni di individui...
Scusami se ho esagerato, ma questa falsa esaltazione (che è PAURA PURA) dell'Islam e del Mondo che Esso rappresenta, mi ha davvero stufato... Un Saluto
Non credo che la tattica di Buttafuoco volesse essere obamiana. E sono convinto che le campane e l'incenso siano mistiche; il problema e' che non ce ne accorgiamo piu', e neanche crediamo sia piu' possibile. Se l'Islam crede (in qualcosa, qualsiasi cosa) e noi no; se sono orgogliosi (di qualcosa in cui si identificano, qualsiasi cosa) e noi no; se fanno figli (e noi no), ecco che il richiamo del muezzin non impieghera' molti anni ad echeggiare nei nostri timpani generalmente sordi.
Alcune ore fa e' passata sotto casa una processione di gay con lustrini, palliettes, culi di fuori e musica tunz tunz a tutto volume, con la folla intorno a fotografare divertita. Mi e' sembrata (la processione, non la folla omo) un simbolo di decadentismo tardo-imperiale. Senza estetismo, per giunta. Neanche la bellezza ci salvera'.
...l'unica "Bellezza" che conosco è quella che risplende negli occhi di chi osserva il Sole senza lasciarsi accecare...
Con me, Caro Amico, sfondi una porta aperta...
Un Saluto!
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