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Fumo per protesta
Il mio problema è che non sono mai riuscito a cominciare a fumare. A cominciare davvero, dico, perché a cominciare per finta ci sono riuscito varie volte: con le sigarette, da ragazzo, e con i sigari, da uomo. Ma ho sempre tossito, si vede che non ho il fisico per il tabacco, e ho sempre dovuto piantarla lì. Che onta. Da qualche anno fumo un mezzo toscano a trimestre, giusto per non dimenticare come si fa. Mi hanno appena regalato una splendida pipa costruita a Pesaro (la capitale italiana della pipa) in un laboratorio dal caro nome monarchico che purtroppo ha chiuso i battenti esattamente come la monarchia: Fiamma di Re. Provandola non ho tossito ma ho scoperto che accendere la pipa va oltre le mie capacità. Tutto questo proprio ora che bisognerebbe fumare sul serio, per resistere alla tenaglia islamo-protestante. Della puritana campagna antifumo proveniente dagli Usa sapevo tutto, adesso so di quella proveniente dalla Turchia dove i maomettani, specialisti nello strappare i popoli a se stessi, stanno cercando di rendere obsoleto il detto “fumare come un turco”. Sul Corriere ne ha parlato con apprensione Bedri Baykam, scrittore di Istanbul. Oggi per solidarietà vorrei fumare qualcosa, qualsiasi cosa, ma non ce la faccio.C.Langone
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