Una martire modernissima
Gli occhi di Neda non daranno pace ai mullah. Una maschera occidentale
Neda Soltan è il martirio e la modernità. Il martirio simbolizzato dalla sua maschera mortuaria che ha fatto il giro del mondo. La modernità del volto sereno senza chador, con la camicetta aperta, da cui si intravede una croce, forse cristiana. Neda lavorava in un’agenzia di viaggio, non era nessuno prima della morte. Ora è tutto. E’ il pegno di libertà del mostruoso regime degli ayatollah. Ieri sono trascorsi i quaranta giorni dalla sua uccisione durante le manifestazioni di piazza contro il regime islamico. Quaranta giorni di lutto fondamentali nella tradizione sciita. Neda è l’altro volto dell’Iran, un volto migliore di quello brutale, fanatizzato e violento di Mohammed Alirezaei, il nuotatore di Teheran che due giorni fa ha boicottato i cento metri rana ai mondiali di nuoto di Roma perché si sarebbe trovato in acqua con un israeliano. La polizia iraniana ieri ha picchiato pesante con bastoni, manganelli e cinture sulle persone che si erano raccolte nel cimitero dove è sepolta Neda. Nei giorni scorsi il regime ha anche strappato poster della ragazza da numerose strade della capitale. I mullah sono ossessionati da quegli occhi aperti in punto di morte.
Neda è un’icona molto occidentale, anche per questo fa paura ai custodi del khomeinismo.
Neda non ha i lineamenti tragici della “madonna di Bentalha”, il simbolo della popolazione algerina massacrata dagli islamisti. Neda non aveva occhi misteriosi e lontani come quelli di Sharbat Gula, la ragazza afghana immortalata da National Geographic. Neda indossava jeans e chador, l’uniforme delle ragazze iraniane che, come lei, hanno pagato un prezzo di sangue altissimo per le proteste contro il regime. Neda aveva ventisei anni, come il 60 per cento della popolazione iraniana. Era una moderna ragazza qualunque. Non sappiamo come finirà la rivolta, forse il regime ne uscirà addirittura rafforzato a seguito delle faide interne alla cricca di potere. Forse il secondo mandato di Ahmadinejad mostrerà un volto ancora più ferino del primo. Quel che è certo è che gli occhi aperti di Neda, in punto di morte, non daranno mai pace agli eredi di Khomeini. Non sono riusciti a chiuderli.
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