venerdì 31 luglio 2009

Letterature

Bisogna esaurire le lacrime e le risate prima di mettersi a scrivere. Truman Capote
Quando riesci a far ridere o piangere la gente con appena qualche segno nero su una pagina bianca, cos'e' la letteratura se non uno scherzo? Kurt Vonnegut
Ero convinta di dover prendere nota dei miei sogni, che fosse quello il modo per fare poesia. Pensavo che se avessi mangiato un sacco di formaggio scadente prima di andare a dormire avrei avuto visioni notturne di un certo spessore. Elizabeth Bishop
The Paris Review. Interviste

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che, prima di mettersi a scrivere, si debbano avere le idee molto chiare ed il Talento - se e qando c'è - seduto accanto. Se poi le risa o le lacrime sono finite o meno, non credo che abbia particolare importanza (mia idea: lacrime o risa, per un romanziere e/o un novellista sono sostanzialmente indifferenti, ma se ci sono è meglio; le lacrime ed il riso sono fondamentali per i Poeti e, infine, nefaste, come tutte le sensazioni troppo intense, per i giornalisti-reporter).
Comunque, davanti a Mr Capote, "Chapeau!"

p.s.: ho letto la novella di Vonnegut, dopo aver visto il film con Nick Nolte, "Mother Night": davvero struggente e bellissima (ed anche il film).

Stefano ha detto...

Il secondo volume:

http://www.ilgiornale.it/cultura/come_mettere_nudo_vizi_e_manie_grandi/libri-paris_review-munro-garcia_marquez-gaddis-bloom-letteratura/02-09-2010/articolo-id=470661-page=0-comments=1