giovedì 30 settembre 2010

342; 174

Che uomo, Berlusconi: 74 anni e non scontarli.

Nello stesso giorno compiono gli anni anche Pierluigi Bersani e Mafalda. Un po’ di spazio anche ai personaggi di fantasia.

“Non riconsegnerò il paese alla sinistra”. Non è educato restituire i regali.

“C’è ancora troppo odio”, ha detto Berlusconi correggendo le bozze del suo discorso.

Il premier: “L’Italia è vittima di un passato che non passa”. E di un dittatore con una ditta.

Per il 2013 Berlusconi annuncia la fine della Salerno-Reggio Calabria e la ristrutturazione della magistratura. O era il contrario?

Il premier ha criticato “l’uso politico della giustizia”. È stato quando dal pubblico hanno cominciato a chiedere i pezzi più famosi del suo repertorio.

Nel finale il premier ha anche accennato alla situazione interna al Pdl. Quando ha detto “io”.

“Avete governato sette degli ultimi dieci anni” ha detto Bersani elencando i meriti del Pd.

Di Pietro: “Berlusconi ha stuprato la democrazia”. Ma era così provocante.

venerdì 24 settembre 2010

Santa Lucia

Continua il teatrino delle tifoserie avverse, tra perizie (e fiumi) d'inchiostri.
All'italiano dategli la rissa, la riffa, le russe, al limite La Russa, ma non annoiatelo con cose serie.

Update: le russe sono una cosa seria.

Freakonomics, the movie

Hierarchy of internet needs

mercoledì 22 settembre 2010

venerdì 17 settembre 2010

Mezzogiorno di notte

Photo taken by astronaut Douglas H. Wheelock aboard the International Space Station on August 22nd, 2010. "The beauty of Italy, on a clear summer night, stretching out into the Mediterranean Sea. You can see many of the beautiful islands lit up and adorning the coastline including Capri, Sicily, and Malta. The city of Naples and Mt. Vesuvius stand out along the coast.

Avere la bussola

McDeath

Esagerati. Mi fanno venir voglia di un megacheeseburger a quattro strati.

mercoledì 15 settembre 2010

La Turchia. L'Occidente.

Questo e' il miglior editoriale sulla Turchia odierna (Bettiza). Quest'altro e' un ottimo articolo sull'atteggiamento dell'Occidente di fronte all'islam-ismo (Panebianco).

martedì 7 settembre 2010

Il vertice del PdL

O visione, o morte

Fini era diventato interessante quando aveva reagito individualisticamente e con le idee all'isolamento politico cui lo avevano condannato l'astuzia seduttiva di Berlusconi e il suo disprezzo caratteriale per i suoi colonnelli. Un dissenso controllato, un'altra versione normalizzante della destra italiana: erano cose che valeva la pena di sperimentare nel dorato mondo del berlusconismo plebiscitario. Un discorso da leader di una piccola formazione che cerca spazio nella maggioranza o altrove segna un ritorno al passato. Poco charme.
Elefantino

lunedì 6 settembre 2010

Dandy

...Ma il dandy non aspira al denaro come a una cosa essenziale; gli basterebbe un credito illimitato; ed egli lascia questa passione volgare ai comuni mortali. Il dandismo non è neppure, come sembrano credere molti sconsiderati, un gusto sfrenato del vestire e dell'eleganza materiale. Per il dandy perfetto tali cose sono unicamente un simbolo della superiorità aristocratica del suo spirito. Così, ai suoi occhi, avidi soprattutto di distinzione, la perfezione del vestire consiste nella semplicità assoluta, che è poi il modo migliore di distinguersi. Che cos'è allora questa passione che, fattasi dottrina, ha raccolto adepti dominatori, questa istituzione non scritta che ha formato una casta così altera ? Essa è prima di tutto l'ardente bisogno di crearsi un'originalità, entro i limiti esteriori delle convenzioni sociali. E' una specie di culto di sé, che può sopravvivere alla ricerca della felicità da trovare nell'altro, a esempio, nella donna; e che può sopravvivere persino a tutto ciò cui si dà il nome di illusioni. E' il piacere di stupire e la soddisfazione orgogliosa di non essere mai stupiti. Un dandy può essere un uomo cinico, può essere un uomo che soffre, ma, anche in questo caso, egli sa sorridere come lo Spartano addentato dalla volpe. Così, per certi aspetti, il dandismo confina con lo spiritualismo e con lo stoicismo. Ma un dandy non può essere mai un uomo volgare. Se commettesse un delitto non ne sarebbe degradato, forse; ma se il delitto avesse origine da una causa ignobile, il disonore sarebbe irreparabile. Il lettore non si scandalizzi dinanzi a questa gravità nella frivolezza e ricordi che vi è una grandezza in tutte le follie, una forza in tutti gli eccessi. [...] Questi uomini possono farsi chiamare raffinati, favolosi, magnifici, leoni o dandy, ma tutti vengono da una stessa origine; partecipano del medesimo carattere di opposizione e di rivolta; sono rappresentanti di ciò che vi è di migliore nell'orgoglio umano, del bisogno, troppo raro negli uomini di oggi, di combattere e distruggere la volgarità. Di qui deriva, nei dandy, quell'orgoglioso atteggiamento di casta e di sfida, anche nella sua freddezza.
Ch. Baudelaire, Scritti sull'arte

domenica 5 settembre 2010

sabato 4 settembre 2010

Ministrachiara

È ancora una fan di Vasco Rossi?
«Sì. Alcune sue canzoni sono bellissime».
Per esempio?
« Albachiara».
Un inno all’autoerotismo femminile.
«Macché, macché, ma cosa dice?».
Nella strofa finale: «Qualche volta fai pen sieri strani / con una mano, una mano, ti sfiori, / tu sola dentro la stanza / e tutto il mondo fuori».
«Non l’avevo mai colta,non entriamo in questi dettagli, non mi rovini Albachiara».
Ammette che le piace anche Celentano. Se diceva che la canzone preferita di Adriano e' Una carezza in un pugno (inno alla masturbazione maschile) era fatta.

venerdì 3 settembre 2010

Totally unnecessary book


Così non necessario che c'è tutto quello che si dovrebbe sapere per vivere bene. Dissacrante, comico e malinconico, il manifesto del cinismo anticonformista e del politically incorrect. Live and love. Irony and serendipity.

Eroi bugiardi

Dai Sergio, sposta tutto in Polonia. In Italia non meritiamo niente.