Uolter dice che:
1) L'Africa e' povera sebbene sia ricca perche' l'Europa le ha succhiato tutto, l'ha sfruttata ed e' tutta colpa nostra. No, non e' 'tutta' colpa nostra, non e' una colpa esser riusciti a sviluppare arti e scienze in patria.
2) Come gli Americani hanno aiutato l'Italia e in particolare il Sud col piano Marshall consentendoci di rialzarci, cosi' dovrebbe fare l'Europa con l'Africa. In Italia c'era gia' stato il Rinascimento, il Risorgimento e la Rivoluzione industriale.
3) Ci preoccupiamo se per la febbre del maiale muoiono 15 persone in Europa, mentre in Africa muoiono per epidemie a migliaia ogni mese e non ce ne frega nulla. Perche' sono neri. No, perche' sono distanti: non ci frega niente delle stragi in Russia o in America Latina, anche se sono bianchi.
2 commenti:
Nella sagra delle ovvietà e dei luoghi comuni (su tutti "il biango è sembre quello gaddivo-gaddivo"), "Uolter" si è dimostrato ampiamente all'altezza della sua fama di imbonitore. Comunque, tralasciando le vane chiacchiere del Wa(l)terino Sinistrorso, io credo che, nella Selva Oscura delle "baggianate storiche (ma consolidate e populiste)", ve ne sia una davvero colossale (ormai), abusata e - purtroppo - ipocritamente falsa.
Quale? Quella che ci dice che se l'Africa è "ricca, ma povera" e "splendida ma crudele", la colpa è SEMPRE E SOLO "tutta dei bianghi golonialisti". Certo, l'Europa, come l'America Occidentale, ha le sue "colpe": nessuno dubita di questo. Ma il colonialismo è finito da un pezzo ed ormai queste "colpe" sono diventate il super-alibi di un Continente il quale, lo dico a voce alta e chiamatemi pure razzista se volete, NON E' ASSOLUTAMENTE CAPACE DI AUTOGESTIRSI!
Potrei divertirmi un pò a raccontare le vicende dei Sovrani Africani "evoluti", da Bokassa a Gheddafi, passando dal "mitico" Idi Amin Dada ed arrivando al meno mitico e meno pubblicizzato, ma parimenti feroce, Ibrahim Babangida, ma Ve le risparmio (c'è Wikipedia per rinfrescarsi la memoria su chi erano e sono e cosa hanno fatto e fanno costoro); potrei fare un riassuntino delle guerre tribali ed intestine che hanno insanguinato ed insanguinano tutt'ora l'Africa Occidentale (Nigeria, Ghana, Liberia...), Orientale (Eritrea e Somalia...), Centrale (Rwanda e RDC), parte dell'Africa Sub-Sahariana (Tchad, Sudan, Western Sahara...) e, nel silenzio dei media, parte dell'Africa del Sud. Ma vi risparmio anche questa tiritera. Ciò che NON Vi risparmio è la mia teoria (razzista, certo, come no: io sono un "biango bastardo" - la prima parole che i "poveri neri" imparano in tutte le Lingue del Mondo): l'Africa, nella sua interezza - con qualche "isola felice ed evoluta", ma si tratta solo di miserrime eccezioni) - è un calderone di razze completamente eterogenee, le quali sono accomunate solamente dal colore della pelle (ma nemmeno quello è uniforme, anzi: esso varia - e tanto! -, dal Maghreb, a Città del Capo...) e dal sogno/delirio di prevalenza etnica delle une sulle altre (ricordate i Tutsi e gli Hutu? spero che si scrivanon così...: solo UN caso fra gli innumerevoli).
Un esempio attuale? La Nigeria di oggi: un calderone in cui si parlano almeno almeno 50 lingue differenti, ciascuna simbolo di un'etnìa differente CHE NON INTENDE SPOSARSI con le altre. Non pacificamente, almeno.
Morale: si, "abbiamo", come Europei e come Occidentali, delle colpe, MA CERTO NON TUTTE LE COLPE.
Se poi, per mietere il becero consenso popolare e populista - quello ipocrita e cattocomunista (e cioè fondato sul "senso di colpa"), che ti fa piangere per le sciagure del vicino come se fossero le tue, ma a condizione che il predetto vicino poi non venga a romperti i coglioni a casa tua, si deve, come sempre, recitare il Mea Culpa anche per i Fradelli Afrigani - che sono poveri e sfigati, ma anche incapaci di autogestirsi senza scannarsi a vicenda -, va bene.
Ma, per quanto mi riguarda, il Gombagno Veldroni le sue caxxate, per vederle attecchire, può andarle a raccontare solo ad un pubblico ignorante ed ottuso.
E, scusatemi, se questo tipo di Pubblico esiste...non è golpa mia!
Un Saluto-
Grazie, soprattutto per aver accennato ad alcuni Sovrani non noti a quel pubblico ignorante molto piu' vasto di quanto si creda, sempre pronto a condannare il biango in nome di comodi slogan salva-coscienza e sempre restio a documentarsi e a rispettare i propri antenati che a volte facevano anche guerre per quelle tre paroline del 14 luglio francese. Paroline che quel pubblico, oggi, de facto, calpesta allegramente.
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