Aleksander M.Pjatigorskij, Filosofia di un vicolo
Un anno bellissimo [Parte I]
4 anni fa
Che significa "da qualche parte". Siamo sempre da qualche parte. Solo che la mente e il cuore ci arrivano prima. Sono dannatamente più rapidi dei nostri piedi.
11 commenti:
"...Se si vive, non si pensa...". Si, quoto. Purtroppo condivido.
trovo l'affermazione di Sanek un po' (forzatamente) eccessiva, non credi?!? Una paradossale provocazione!!! Nulla di veramente filosofico!
Alessandro
Ogni filosofia che si rispetti e' provocatoria perche' induce al Pensiero e all'Interrogazione razionale, altrimenti sarebbe filologia. Ed ogni provocazione che stimola il Dubbio e' in questo senso filosofica. Il paradosso svanisce, se si interpretano il Pensare come Coscienza del vivere e il Vivere come Flusso del vivere.
mi stimoli a riflettere sul fatto che "ogni filosofia che si rispetti" debba essere un poco provocatoria. Al momento ho qualche dubbio... perch... Mehr lesené la Filosofia (da scuola) che mi viene in mente è - o forse mi pare - una Filosofia che in un certo senso mette ordine: spiega, classifica, motiva, ... La filosofia tipo "vivi e lascia vivere" o "fai tutto ciò che vuoi, solo così potrai essere (A. Crowley)" o simili... non è, secondo me, vera Filosofia. Mi sbaglio secondo te/voi? Trascuro qualcosa? P.S.: il pensare è pensare, il vivere è vivere; la coscienza del vivere è la coscienza del vivere, il flusso del vivere è il flusso del vivere. Attenzione a comporre equazioni con le parole!!!
Alessandro
1) Provocare significa etimologicamente "chiamare avanti", quindi stimolare; stimolare a pensare e a ricercare. La classificazione non e' ricerca. E la filosofia puo' anche mettere caos, perche' il suo compito primario non e' dare risposte.
2) Non si tratta di equazioni ma di definizioni. Sei sicuro di conoscere il significato delle parole vivere ... Mehr lesene pensare? Sei sicuro che abbiano un significato unico e condiviso da tutti noi? Pensare a cosa devo fare per cena equivale a pensare alla Morte o alle Cause ultime? E vivere come diceva il tuo amico Crowley e' necessariamente lo stesso che vivere prendendo Coscienza di se' e dell'Ambiente?
proprio perch... Mehr lesené pensare è generico mentre "coscienza del vivere" lo è un po' meno, Pjatigorskij avrebbe dovuto far dire a Sanek qualcosa del tipo: «Se si è nel flusso del vivere, non si ha coscienza del vivere.». Invece no: lui dice «Se si vive, non si pensa» e questo mi suona come una filosofia da quattro spiccioli! Una filosofia da baci perugina!!! O no??? Comunque, ... devi ancora convincermi sul tuo punto riguardo a ciò che è e a ciò che non è la Filosofia. Non mi hai convinto... D'accordo sull'etimologia di provocare, ma direi: la filosofia può anche essere provocazione, ma non è necessario! (...così come la ricerca può anche essere classificazione.)
Alessandro
Certo, la citazione e' estrapolata dal contesto. Voler definire la Filosofia e' gia iniziare a farla. Comunque un passo avanti l'hai fatto dicendo che la filosofia puo' anche essere provocatoria. Una classificazione potrebbe anche essere filosofica, ma da buon Esteta la evito al pari della "filosofia" da quattro spiccioli. La noia non e' meno esecrabile dell'approssimazione.
...La Vostra Cultura e Competenza filosofica supera di gran lunga la mia e quindi, se non altro per evitare di dire bestiate, mi tiro in disparte... Sull'affermazione iniziale, invece, mi sento di dire che è sicuramente provocatoria, come ben sottolinea Alessandro, ma è - a mio parere, come ovvio - altrettanto sicuramente sacrosanta. Mi viene in mente un detto Latino, letto e studiato tanto tempo fa, che diceva qualcosa del tipo (vado a memoria) "Le luce delle candele splende solo sugli altari degli infelici". Ecco, in questo senso io leggo ed interpreto la provocazione secondo cui "il vivere inibisce il pensare". Solo chi "non vive" - nel senso che è solo, o infelice, o magari travolto da ansie e problemi immensi più che da gioie e sorrisi - può trovare la forza di pensare (non alla cena o alla vacanzina, ma a qualcosa di più prodondo, come il senso dell'esistenza, la fugacità del tutto, la Causa Prima e, chissà, il Continuum Spazio-Tempo).
Nella mia vita, ho conosciuto tante persone che mi sembravano felici (se non altro perchè si comportavano come se fossero state tali), e davvero poche di essa (o forse nessuna) mi ha suggerito l'idea per cui fossero delle "Entità Pensanti", nonostante le loro, spesso alte, cariche occupate e culture possedute. D'altro canto, ho pure incrociato parecchi sventurati - per i più diversi motivi - i quali, nonostante la loro miseria (e, quasi sempre, scarsissima se non nulla cultura), mi sono sempre apparsi (non posso essere certo ma, a volte, anche una mera sensazione "conta") come "Uomini di Pensiero".
Coincidenza? Forse.
O forse no...
Un Saluto!
Ho trovato il brocardo al quale mi riferivo nel mio post precedente : "Cum res trepidae, reverentia Divum nascitur; at rarae fumant felicibus arae...".
Ri-Saluto!
http://www.lunexit.it/gallery//thumbnails.php?album=42&page=20
che figata di citazioni!
Ehehehehehe...le Sezioni "Deep Space" e "Messier Object" sono nate come omaggio alla Lingua Latina... Non scandalizzarti per qualche traduzione "ad oregiam" (come diceva il mio Professore di Lettere e Latino): quelle le faccio io...
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