martedì 26 maggio 2009

Vincere

Sara' perche' da piccolo mi eccitava studiare le dittature, sara' perche' la Mezzogiorno mi e' sempre andata a genio, sara' perche' nel primo tempo ci sono molti coiti e pochi pianti (viceversa nella seconda parte), fatto sta che questo film di Bellocchio raggiunge la sufficienza. Anzi, 6+. Il piu' e' per gli occhi del giovane Benito che mentre fa l'amore fissa il futuro e gode futuristicamente, uomo conteso col fallo teso e mento proteso. Ad orgasmo ottenuto si affaccia nudo al balcone, immaginando folli estatiche che applaudono le fasciste e rivoluzionarie performance. Non sfondiamo il 6+, pero'. Si tralasciano tre o quattro anni fondamentali nella scalata al potere, c'e' troppo manicomio e l'interiorizzazione della vicenda non diventa intimista, o minimalista, ma parzialmente e superficialmente accusatoria. I piu' maliziosi di sinistra e i piu' assennati di destra -al centro esistono solo gli scialbi, che non mi interessano- ci leggeranno la volonta' (gia' esplicita, gia' dichiarata) del Bellocchio di tessere paralleli con il cosiddetto Duce odierno. Contento lui. 

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