Chiamata a raccontare chi fosse per lei Fabrizio Corona, Livia Turco ha candidamente ammesso di non conoscerlo, di non sapere chi fosse. Alla tanto banale quanto ineccepibile replica del fotografo che le ha detto che è difficile che in Italia ci sia qualcuno che non conosca lui e la sua vicenda e che è impossibile che se quel qualcuno esiste faccia addirittura il politico, la Turco non ci ha capito più niente, ha rivendicato e difeso la propria professionalità di conoscitrice di fabbriche, mercati e ospedali, e urlando “ciarpame” s’è alzata e se ne è andata.
Ora, non si tratta di stabilire se sia più meritevole e politicamente importante per il paese conoscere i problemi delle fabbriche rispetto a quelli di Fabrizio Corona, tanto ovvia sarebbe la risposta, bensì di sapere quel che è successo e continua a succedere in questo paese, di capire come mai l’Italia sia diventata così poco attenta a quei luoghi che la Turco avvampando provava ad elencare (e dove spesso, come nelle fabbriche del nord, tira di più il partito di Borghezio di quello della Turco). Se si afferma di ignorare l’esistenza di Corona o di vallettopoli, si dichiara esplicitamente di vivere altrove, di non sapere che purtroppo questo paese è anche e soprattutto il paese di Corona con tutto quel che ne consegue. Fare Livia nel paese delle meraviglie al momento è un lusso troppo alto. Anche l’onesto mestierante della politica ha bisogno di rigoroso e costante aggiornamento professionale.
Un anno bellissimo [Parte I]
4 anni fa
5 commenti:
...allora anch'io vivo "fuori dal Mondo"...E, sia detto con sincerità, dato che ho "scoperto" - poi - chi fosse "Corona" (onestamente pensavo un calciatore), di essere fuori da "questo mondo", caspita, ne sono felice!...
http://stefanocicetti.blogspot.com/2007/12/trama-di-una-trama.html
Ho letto Stefano, ma non capisco la connessione...
Era un vecchio post su Corona. Si dovrebbero leggere le notizie del novembre scorso per capire: lo strano personaggio, la strana Italia che collega Mora con corona e i coniugi Erba. Siamo in direzione telenovela Cambiamenti.
Stefano, se hai ragione (e non ne dubito, data la tua attenzione e cura verso le news) stiamo andando in una pessima direzione.
Più che telenovela, direi "farsa" e pure raccapricciante (va bene che siamo in Italia, però, un pò di decoro non guasterebbe).
O forse siamo ormai in piena epoca della "Banana Republic"?
Un Saluto!
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