mercoledì 13 maggio 2009

L'Italia dei livori

Non capisco quello che dice, anche se di sicuro il giornalista ha cercato di tradurlo in italiano corrente. Ad ogni modo votero' il contrario di quello che mi consiglia lui.
Onorevole Di Pietro, si è capito che avete cambiato idea sul referendum, ma non si è capito se l´Italia dei Valori vota No o si astiene. 
«È vero, abbiamo cambiato idea. Lo abbiamo fatto quando sono mutate le condizioni. Pur essendo referendari non possiamo votare Sì perché quel voto finirebbe per uccidere non una legge ma la democrazia. Invece del coltello sarebbe una sventagliata di mitra. Detto questo io sarei più orientato a votare No perché credo nell´istituto referendario. Ma è aperto un confronto con tutti i cittadini, con le forze politico-culturali di questo Paese per studiare la soluzione migliore». 
Resta il fatto che avete portato i cittadini a firmare i quesiti e ora dite loro che devono andare al mare il 21 giugno. Non è una capriola azzardata? 
«Sarebbe azzardato il contrario: persistere in una decisione presa in un tutt´altro momento, con altre condizioni. Noi sappiamo che il Porcellum, l’attuale legge elettorale, significa la morte della democrazia. E sappiamo che questo Parlamento non la cambierà mai senza un intervento esterno, perché è composto da nominati che non hanno nessuna intenzione di suicidarsi anche se ci sarebbe bisogno, diciamo la verità, di una bella catarsi. Volevamo un grimaldello per scardinare questa legge. La ragione nobile si è tramutata in un fine ignobile dopo il Sì di Berlusconi». 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

...Quando "Mani Pulite" venne, di fatto, affidata al Dr Di Pietro, in molti capirono che qualcosa era andata storta e che la soglia del "no U-turn" era stata malamente superata.
Quando Di Pietro lasciò la Magistratura, in moltissimi tirarono un sospiro di sollievo, ma il timore che l'"analfabeta pià famoso - e fumoso - d'Italia" potesse avere qualche asso nella manica e, grazie ad esso, potesse combinarne di grosse e grasse, assalì parecchie persone. Quando Di Pietro "entrò in Politica", la sensazione che la Democrazia Italiana fosse ormai diventata "Italiota", divenne certezza. Oggi, quando Di Pietro apre bocca, io - incurante di quello che dicano, pensino o facciano gli "Italiani" - cerco di pensare ad altro. Qualsiasi altra cosa.
Anche il "Grande Fratello" esprime e contiene più "Kultura" di quanta ce ne sia - e ce ne potrà mai essere - nella testa dell'infido biscazziere, dongiovanni, laido mentitore ed approfittatore della Credulità Popolare che risponde al nome di Di Pietro Antonio.

Ovviamente la mia opinione non vale nulla, ma a me non importa: il Futuro, comunque, e la Storia saranno i Legittimi Giudici...

Stefano ha detto...

Della cerchia dei finti Giusti con Valori difensori delle Liberta' fa parte anche il travagliato e a volte travagliante Travaglio, il quale in una puntata di non so che cosa, una specie di blog in cui sproloquia in solitaria, commentava in 30 minuti le candidature alle europee, criticando tutti i partiti tutti. Tranne l' IDV.
CVD.