venerdì 14 agosto 2009

Penuria d'anguria

Mi aggiro per la città cercando una rinfrescante fetta di cocomero e laddove fino agli anni Novanta c’erano pittoreschi baracchini oggi trovo parcheggi o bar smercianti Heineken. I fruttivendoli o sono in ferie o sono stranieri che l’anguria non sanno nemmeno pronunciarla, figuriamoci tagliarla. Nei supermercati si vendono fette rinsecchite, tagliate da quel dì, seppellite nella pellicola trasparente. Non mi resta che la birra. Se i sindaci invece di emettere grida antialcoliche riportassero i cocomerai nelle città, in giro ci sarebbero meno ubriachi. I ragazzi dovrebbero andarci più piano, è vero, ma il ragazzo che vive in una città senza più anguria (che è buona e fa bene e costa poco e mette allegria solo a vederla) che altro può fare, la sera, se non ubriacarsi?
Langone

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