"L'aforisma è uno stimolo a pensare, oltre che un self-service di pensieri ben confezionati. A volerne fare un po' di storia, il termine è un grecismo - che significa "delimitare, separare, scegliere" - rimasto a lungo nell'ambito del linguaggio tecnico-scientifico. Solo nell'Ottocento avanzato l'aforisma divenne un vero e proprio genere letterario, specie dopo l'uscita di "II crepuscolo degli idoli" di Friedrich Nietzsche (1888). Da allora ne sono state tentate varie definizioni e delimitazioni, che però poco ci interessano: a partire dalla più brutale, quella di Gesualdo Bufalino per cui "Un aforisma benfatto sta tutto in otto parole." Un aforisma benfatto, a mio parere, è quello capace di generare un effetto-sorpresa, tanto più nel caso di quelli scelti per questa raccolta, che vuole essere l'esaltazione del paradosso, forma estrema dell'aforisma."
Pensieri scorretti, Giordano Bruno Guerri
Un anno bellissimo [Parte I]
4 anni fa
4 commenti:
"Divenne dirigente, dopo una vita che aspettava, diligente".
Otto parole e, in esse, la (davvero tristissima) storia di un mio ex-collega della SAIPEM (Gruppo ENI).
p.s.: spero che questo sia un aforisma ben fatto (anche se a me piace di più definirlo epigramma - alla Marziale, tanto per capirci)
Secondo me questo è più un romanzo.
Vedere qui:
http://stefanocicetti.blogspot.com/2008/02/scrivevo-spesso-romanzi-di-sei-parole.html
Romanzi in sei parole, però, non otto.
Aspettar una vita, diligente. Divenne dirigente.
Oppure:
Dirigente. Dopo decenni ad attender, diligente.
Grande Stefano!
Romanzo in 6 parole...uhmmmm... allora oggi ci (ri)provo!
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