lunedì 17 agosto 2009

Il mito muto

...I miti sono a rischio continuo di smitizzazione, meglio non indagare troppo ed evitare le battaglie legali per l’eredità, se possibile: avevamo una specie di famiglia Kennedy italiana, con un capofamiglia morto nell’adorazione generale per l’allure, l’eleganza, l’uso di mondo, l’orologio sul polsino, le acute osservazioni politiche, l’elicottero per andare a sciare lontano dai burini, il simpatico vezzo di lanciarsi in mare nudo anche da anziano, la erre arrotata, l’ironia aristocratica, la gamba accavallata, l’azienda in difficoltà, le donne ai piedi, uno lontano anni luce dai soliti parvenu, dai nuovi imprenditori esagitati, uno davvero in grado di insegnare qualcosa, celebrato come star internazionale: fotografie in bianco e nero, lui che guarda lontano. Poi arriva una figlia arrabbiata, Margherita, e quei maleducati dell’Agenzia delle Entrate aprono un’inchiesta: Giovanni Agnelli potrebbe aver nascosto in Svizzera circa due miliardi di euro (non sono nemmeno in grado di contare quanti soldi siano, nella realtà, non lo voglio sapere) per evadere le tasse. Come un ignorantone qualunque.
Mammalena

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