venerdì 18 luglio 2008

Invidie da pauperismo

Domenico De Masi intervistato dal Corriere si mostra soddisfatto dell’impoverimento occidentale perché gli invidiosi non avranno più nulla da invidiarci. “Se il mondo arabo non fosse stato così disperatamente povero, l’11 settembre probabilmente non ci sarebbe mai stato”. A parte la solita confusione tra arabi e musulmani (non c’erano maroniti né caldei né copti né melchiti su quegli aerei), a parte che gli attentatori erano quasi tutti laureati di buona famiglia, molti dei quali sauditi e quindi sfruttatori dei poveri immigrati cristiani in quella infelice penisola, a parte tutto, se il male si può ammansire così facilmente perché il suo festival invece che nell’elitaria Ravello non l’ha organizzato nella plebea Baia Domizia? Il lusso del Ravello Festival, con le camere d’albergo a mille euri per notte, merita una severa punizione: io non sono stato invitato e roso dall’invidia sto prendendo lezioni di volo per andarmi a schiantare contro Villa Rufolo.
Camillo Langone, che spettacolo.

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