domenica 25 novembre 2007

Sul successo colle donne

Tecnica di conquista spiegatami da un conoscente. Secondo lui funziona. L’ho messa in forma leopardiana, prendendo a prestito dai Canti del Supremo alcune locuzioni. Parafrasi e sintesi in fondo al testo.

In tal momento che la vista vostra incroci la presenza di una dolce donzella che accenda nelle viscere di voi un desio simile al foco, che la titubanza abbandoni l’anima e il corpo mortale!
La pulzella vi cale, inspira e tenta il vostro sinora gelido cor, la stanca umana mente e lo sciagurato spirto e il fior degli anni amari? Lasciate allor la sponda del pudor flaccido e immergete le vostre rinnovate membra nei flutti della conquista sanguigna di lei.
Date gli occhi alla rosa vostra, e annotate in quel bosco un rametto che fomenti il foco in voi, come d‘estate la brezza lieve alimenta il foco del contadino ne’ campi, e incontrollato annienta col vano error de’ venti il chiomato bosco.
Sia tal rametto la liscia seta, un orletto, colori e portamenti, o ‘l taglio della chioma: v’han da accecare di ciprigna luce, v’han da trepidare la lacrimabile alma e ‘l misero affanno ch’avete.
Appropinquate allor le vostre vili spoglie alla soglia della venerea tentazione, e giovamento e nutrimento trarrete nel rammentare alla di lei mente la beltà del rametto infisso nella vostra memoria, che le letee acque ancor non inumidirono.
Il tenebroso aere che divise noi dalla nostra madonna cangeranno dapprima in raggi fendenti chiari nembi, poi in tersore limpido e cinguettio di augelli.
Il nostro furor e ‘l peregrino affanno si tramuteranno in ignuda felicità, allorché realizzeremo che la donzella partorirà colla lode nostra sbigottito gaudio e vanità soave.
Lei palpiterà in tal momento che veda quanto noi intendiamo alle sue vezzose forme il core e le pupille supplichevoli.
Poscia, ai successivi incontri con l’imago bella di lei, sole che c’appaga, seppur doglio e travaglio penetrino e lacerino ‘l petto nostro, ignorarla un poco dovremmo, e calar l’attenzione e ‘l pensier nostro su di lei. Sì che di tal misura la pulzella, punta nell’orgoglio, percossa nella gloria, squarciata nella vanità e nella bramosia di lodi alla sua beltade, coglierà la sfida, e con fervente fragor vorrà scaldar la nostra di lei speme. Lei vorrà, e noi sarem l’oggetto!
E cullàti e coccolati dal caldo sospirar di lei per noi, dall’infinito affetto, dal dolce appressar del volto suo a noi, non dovremmo che calar le braghe , e imprimere sulle labbra sue convulse ‘l nostro trepido e rapito..Amor.


Sintesi. Quando incontrate una ragazza che vi interessa, dovete abbandonare ogni timore e conquistarla. Basterà notare in lei un particolare che vi piaccia, o che credete a lei piaccia, o che credete lei esalti per far sì che piaccia. Quindi fateglielo notare, e aggiungete lodi. Lei, dapprima titubante, si scioglierà ed inizierà a pensarvi. Ma voi dovrete per un po’ allontanarvi e mostrarvi indifferenti, affinché lei senta la vostra mancanza e vi cerchi e vi desideri. A questo punto è fatta, basta abbassare le difese.

Io non ci ho mai provato, non credo nelle tecniche codificate da applicare alla vita sociale. Invece mi piace codificare le teorie amorose che altri hanno, per capire le ipotesi ed i sottintesi della teoria stessa, più che la tesi, che è sempre quella.

Nessun commento: