venerdì 25 settembre 2009

Come le palle del cane

Per quel che riguarda la scienza, siamo indietro. Siamo dietro.
Ci vogliamo finalmente dire che non possiamo porre confini alla scienza? Che la natura (o Dio, chi preferisce) non ha messo limiti alle scoperte dell’essere umano, in quanto l’hanno dotato di un’intelligenza superiore? Vogliamo prendere atto, finalmente, che se non cominciamo sul serio a fare ricerca, l’Italia è destinata a rimanere ai margini del mondo?

11 commenti:

Stefano ha detto...

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385484

Anonimo ha detto...

L'Italia, direi per ragioni storiche e politiche (e religiose), è stata una delle culle del Teocentrismo ed oggi, a TUTTI I LIVELLI, è la Culla dell'Antropocentrismo.
Io penso agli Astronomi ed agli Astrofisici che vanno per la maggiore, da Zichichi alla Hack. Il loro lavoro, ormai (banalizzo e stringo, scusate), si esaurisce nel dire che "la Scienza Umana è arrivata a scorgere la Mente di Dio".
E questa è una stronzata di dimensioni galattiche. Veramente.

Io, povero Ricercatore Indipendente, penso ad una delle Leggi di Arthur C. Clarke (non ricordo più quale, ma credo la Terza), la quale recita, più o meno, così:

"Se un giovane Scienziato ritiene che qualcosa che oggi è impossibile, un giorno potrà essere fattibile, ha probabilmente ragione; ma se un vecchio Scienziato ritiene che qualcosa che oggi è impossibile, resterà per sempre impossibile, ha sicuramente torto".

Stefano ha detto...

Sia il teo- che l'antropocentrismo possono avere conseguenze nefaste. Sono felice che da profano della scienza mi trovo a condividere con chi di scienza ne mastica la diffidenza (eufemismo) per le due star populiste e pericolosamente divulgatrici. Spesso sono le cazzate ad essere astrali, più dei contenuti.
PS: quando la Hack parla di politica, poi, o di etica, o di fede, vorrei che quello che blatera fosse tutto vero, ma solo per lei. E per tutti quelli che la osannano credendo che chi capisce di matematica conosca anche la chiave per decifrare il regno del verosimile dei rapporti umani.

Anonimo ha detto...

La Matematica, secondo me (che, ripeto, sono un poveraccio), non è affatto il "Linguaggio della Scienza" - come invece disse il personaggio interpretato da Jodie Foster nel bellissimo "Contact".

La Matematica, secondo me, è solo uno "Strumento" della Scienza, il quale vale in tanto ed in quanto "serve" ad un fine dib calcolo.
Ed il "calcolo" in sè non è, non può essere e non sarà mai un qualcosa di "Umano ed Etico".

E la Scienza, sempre secondo me, ha un bisogno DISPERATO, per evolvere, di Umanità ed Etica.
Il pensare "outside the box", nel campo scientifico, non lo si può fare se non usando strumenti che, per definizione, "scientifici" non sono e non possono esserlo.

Certo, quando io dico queste cose, mi viene ribattuto che non sono uno Scienziato.
Vero.
Non lo sono.
E, forse, non ambisco neppure ad esserlo (a che mi serve, infatti, una Scienza che non sia capace di aiutarmi a capire/intuire perchè sono qui, perchè esisto, chi sono, dove sono, dove sto andando e che scopo servo?).

Ma una cosa è certa: meglio essere uno zero (come il sottoscritto) piuttosto che un pupazzo chiuso, ottuso, vecchio e rimbambito come i due "guru" che ho citato - e che ho avuto la sventura di conoscere anche de visu...).

p.s.: e non ho citato la Famiglia Angela (fatta di altre due Star Populiste e becere, che travestono il trivia di laboratorio e la retro-scienza conservatrice come "Divulgazione", "Progresso" ed "Illuminazione").

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa, ma rileggendo quanto scritto, mi sono reso conto di essere stato criptico nel mio ultimo post.
Quello che volevo dire, in risposta alle invitanti riflessioni di Stefano, è che alcuni Scienziati - tra cui la Hack e Zichichi, ma non solo loro - parlano di Scienza e la collegano ad una sorta di "Umanesimo", oltre che a Fede e Religione ed Etica etc.

Non so perchè lo fanno, ma la mia impressione è che cerchino disperatamente di dare un'investitura più Sacra alla loro conoscenza terrena. In altre parole: loro si rendono conto di brancolare nel buio, ma citando delle sorgenti di luce pensano di aver automaticamente illuminata la strada che ritengono di aver percorso.

Io non credo che funzioni così. Ho letto, un tre anni fa mi pare, un libro del Prof. Zichichi che ci raccontava, più o meno, dei motivi per i quali si può essere Scienziati e Credenti, senza per questo essere in contraddizione con se stessi.

Un libro noioso e cavilloso, che cercava il link fra Scienza Umana e Divino senza, però, riuscire mai a trovarlo davvero.

Io non credo che lo scopo del libro di Zichichi (come delle prolusioni/esternazioni della Hack) fosse (e sia) altro ed ulteriore a quello di fare un pò di quattrini e quindi continuare a stare "a galla", cavalcando allegramente e bipartisanamente il dualismo Scienza/Fede.

Io non credo che serva scrivere un libro per intuire che, dietro al Pensiero, debba esistere un Pensatore.
E non credo che serva dare lezioni di Filosofia della Scienza per capire che la Scienza e la Fede, da SOLE, non riescono a spiegare tutto.
E non ho bisogno di un Vate prezzolato il quale, mentre fa una comparsata in televisione e scrive un nuovo libello divulgativo, mi venga ad insegnare che si può credere in Dio anche quando si crede nel "Big-ingsbuBang".

Soprattutto perchè, se non altro per quanto mi riguarda, io non credo al Big-Bang...

Stefano ha detto...

E poi non parliamo di Odifreddi.
Anzi, parliamone:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=385743

I santoni illuminati dalla Verità non solo fanno quattrini e stanno a galla, ma creano anche delle pericolose correnti di pensiero nel presunto o sedicente "liberale comune". E un'idea alto-medievale di sapere enciclopedico e investitura semidivina.
Marino, Montalcini, Veronesi sono sicuramente buoni divulgatori mediatici, probabilmente buoni o discreti "tecnici", quasi sicuramente (dimostrato) pessimi politicanti.


Il Bing-Bang! Al liceo mi spiegavano che l'universo nasceva con una mega esplosione; a catechismo mi dicevano dai sei giorni del lavoro del carpentiere Dio. Tertium datur? I'm very curious...!

Anonimo ha detto...

Caro Stefano,

Tertium Datur, eccome! Si tratta di una Teoria che a me piace un sacco, perchè - in qualche modo - ci ricorda quanto siamo piccoli e quanto sia inutile affannarsi a cercare risposte che, semplicemente, non possono essere date.
Mi riferisco alla Teoria dell'"Universo Stazionario". Essa, sebbene abbandonata/respinta, ci dice che l'Universo esiste da sempre ed esisterà per sempre.
Esso non ha avuto inizio, nè avrà mai fine.
La base (filosofica) di questa teoria è nel "Principio Cosmologico Perfetto", secondo il quale il nostro punto di osservazione dell'Universo non è un "Punto Particolare nè Privilegiato", sia dal punto di vista della Posizione, sia dal punto di vista del Tempo.

Quoto "Wikipedia": "...non solo l'uomo, la Terra, il Sole o la Via Lattea non sono al centro dell'Universo (né in alcun'altra posizione privilegiata), ma su scala cosmologica anche l'epoca in cui viviamo non sarebbe significativamente differente da ogni altra. L'universo su grande scala sarebbe quindi eterno ed immutabile...".
Io, da buon arrogante "discepolo", ho interpretato questa Teoria e, sposandola, vi ho aggiunto il corollario della "Contemporaneità Assoluta".
Ma questa è un'altra storia...

Stefano ha detto...

E la radiazione cosmica di fondo? E l'"inflazione"? E la continua creazione di materia non è contraria al "nulla si crea e nulla si ditrugge"? E Einstein è d'accordo? E se tutto è immutabile il Tempo che posto occupa? E se l'uomo non è temporalmente e spazialmente privilegiato che fine fa l'idea di Dio? La a-temporaneità non è atea? O meglio tracotante, perchè se l'universo si dichiara eterno e immutabile non si sostituisce a Dio, non diventa "spinozamente" Dio? E' un terremoto ontologico, ho paura.

Anonimo ha detto...

...Uhm: la butti sul "tosto"... Ok, allora io abbozzo un embrione di pensiero: il fatto che in una Struttura Complessa (quale è l'Universo) si verifichino delle variazioni e delle trasformazioni non significa necessariamente, a mio parere, che questa Struttura è in "espansione" o in "contrazione" o, comunque, in una posizione che implica una limitatezza spazio-temporale la quale è confinata, a sua volta, all'interno di un Continuum (e cioè, detto in altre parole, il fatto che qualcosa - qualsiasi cosa - cambi, all'interno dell'Universo, non vuol dire che l'Universo, per il fatto di questo cambiamento, stia invecchiando, o ringiovanendo, o - stressando il concetto - non significa nè implica che l'Universo abbia mai avuto un inizio - spaziale e temporale - o debba per ciò avere una fine).
Vedi, io non sono un Filosofo della Scienza (anche se ho amato tanto questa Materia), ma un - piccolo - "Tecnico".
Ciò nonostante, amo vagare con la mente, mentre osservo le stelle o guardo le mappe della Luna o di Marte e, dato che "vago" da più di quarant'anni dietro a questi pensieri e concetti, mi è venuto il sospetto che la Realtà sia di gran lunga più complessa di quanto la nostra stessa Scienza osi immaginare.
Io, per "scherzare" su argomenti seri, scrivo, di quando in quando, pensieri e divagazioni. Ti rimando ad uno scritto del Maggio 2007 http://www.lunexit.it/trueplanets/index.php?p=315
e ad uno dell'Aprile 2006
http://www.lunexit.it/trueplanets/index.php?p=93
che, spero, senza annoiarti, possano suggerirti spunti di riflessione i quali, partendo dall'infinito e dall'immortale, ti possano ricondurre alla nostra Natura ed alla nostra, purtroppo effimera, Essenza.

...E comunque anch'io "ho paura", spesso, quando guardo il Cielo e penso troppo a queste "Cose Celesti"...

Stefano ha detto...

Grazie infinite per i due articoli. Oltre ad essere profondi scientificamente e filosoficamente, sono estremamente chiari. Ci sono una quantita' di spunti di riflessione e discussione da far girare la testa. Ci torneremo. Complimenti.

Stefano ha detto...

A proposito dell'essere, e del tempo, avevo scritto una cazzatina per niente scientifica, molto poco filosofica, assai intimista.

http://stefanocicetti.blogspot.com/2007/11/essere-fighi-essere-e-tempo.html