mercoledì 1 ottobre 2008

Ceci a scuola

Dear Mariella, i miei figli sono insopportabili: maleducati, aggressivi, viziati. Vanno entrambi al liceo e ogni giorno tornano a casa peggio di quando sono usciti la mattina. Dove ho sbagliato? Vorrei buttarli fuori di casa, non ce la faccio più. (J. Green, lettera all’Observer Magazine) Buttarli fuori di casa oppure mandarli qui in prova da Mariastella Gelmini, ministro che fisicamente assomiglia un po’ a Sarah Palin e sta infatti tentando di fare la rivoluzione: la maestra unica alle elementari, il sette in condotta, il grembiule. Il ritorno al passato, scolasticamente parlando, non può che far bene (Sarkozy ha reintrodotto le poesie a memoria e mia madre, insegnante di italiano e storia, nata nel 1950, dice che l’unica conquista da quando andava a scuola lei è stata la penna bic, tutto il resto è un disastro): a poco a poco, senza scandali, andrebbero culturalmente rivalutati anche i ceci sotto le ginocchia.

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