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Arrivano i fasci!
Prendere un fascio di giornali, sorbirsi un caffè, leggere (superficialmente) un po’ di tutto, opinioni varie, ascoltare un tipo al bar mentre dice a un altro che il presidente della Repubblica è uno stronzo, ascoltare l’altro che gli risponde che lo stronzo è il presidente del Consiglio, semmai, avere conferma dai giornali che un sindacato sta di qua, l’altro sindacato di là, alcuni comitati di base contro qua e contro là, passeggiare un momento, buttare l’occhio su un manifesto che annuncia la grande manifestazione dell’opposizione per ottobre, accendere Internet, vedere quel mare di blog, di sinistra, di destra, qualunquisti, di centro, di musica, di letteratura, di pettegolezzi, pro-immigrati, anti-immigrati, scegliere il telegiornale preferito tra la decina che ce ne sono, litigate furibonde su tutto e sul niente, su Lippi, Ozpetek, sul Papa che è invadente, no che non è invadente, sì, te l’assicuro io che è insopportabilmente invadente, mandare a quel paese i carabinieri, pigliare per i fondelli il ministro della Difesa, quello degli Esteri, posteggiare in doppia fila, in tripla fila, andare a caccia, al ristorante vegetariano, al corso di yoga. Bè, se stiamo precipitando nel fascismo, come giurano alcune persone che sanno di storia, mica male, ‘sto fascismo.
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