domenica 18 ottobre 2009

Bestselleristi sobri

Leggete il “Taccuino di un vecchio bevitore” di Kingsley Amis (Baldini Castoldi Dalai) e confrontate gli scrittori inglesi di ieri con gli scrittori italiani di oggi o forse di sempre. Gli scrittori italiani non hanno mai bevuto abbastanza, specie gli scrittori da premio. Ho bevuto con Tiziano Scarpa quando lo Strega era molto di là da venire, adesso può darsi che beva ancora (è pur sempre veneziano) ma di sicuro non va in giro a vantarsene. Kingsley Amis, che era scrittore da superpremio, Sir, Commander of the Order of the British Empire e altre ufficialissime cose, ha esibito il proprio alcolismo in molti articoli fantastici che il “Taccuino” raccoglie. Niente vini raffinati o distillati rari: il padre di Martin ha sempre ostentato gusti da beone prediligendo i peggio cocktail e il gin dei bassifondi. Questo si chiama stile ed è quello che manca ai nostri autori da classifica, moralisti ossessionati dall’autocontrollo, tutti astemi o che bevono di nascosto. Per smentirmi vorrei che un bestsellerista, uno qualsiasi, accettasse di bere insieme a me e in pubblico la pozione consigliata da Amis a pagina 159, ideale per questi primi freddi: “Mulled Wine. Versate in una pentola una bottiglia di vino rosso decente, aggiungete un bicchiere di brandy francese da cucina e qualsiasi spezia o frutto che vi venga in mente. Fate scaldare la mistura lentamente, aggiungendo zucchero a piacere. Quando ha raggiunto un’alta temperatura ma non bolle ancora, mettetelo in bicchieri a prova di calore, riempiendoli per metà. Aggiungete acqua calda e servite”.
C. Langone

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