martedì 17 febbraio 2009

Questa socialdemocrazia

Non s'ha da fare.
Epitaffio veltroniano: “Dal si puo’ fare, al si potrebbe fare, al si sarebbe potuto fare”.
Gli elogi del nemico si fanno sempre dopo. La mia coprolalia per Prodi (manifestatasi per esempio qua, qui, quo, ivi e soprattutto li’ ) e’ svanita appena ha deposto le armi, si fa per dire.
Eppure Veltroni, lungi da me dal votarlo, non l’ho mai disprezzato. Alcune idee – allontanamento dei rossi, bipolarismo netto, “partito” snello, non burocratico e vicino alla gente, il modello di oratoria obamiana basato su una falsita’ populistica ma ben formulata dal punto di vista marketing – le ammiravo, o almeno riuscivo a rimirarle. Pure Giulianone l'Elefantino si era innamorato di lui per alcuni mesi. Insomma dopo una gioventu’ di destra intransigente, poi attenuata dal senno del liberalismo, da neoconservatore convinto mi garbava l’idea di avere come nemico una socialdemocrazia duepuntozero. Invece ancora niente, nada. In Italia non si puo' ancora fare, o non si fara' mai. Motivi storici lo precludono ancora, cause culturali lo impediranno ancora.
Adesso torneranno i radicali, con un’espressione ambigua per non dire comunisti, i centristi e ancora i democristiani, i teodem e gli ateodem, i dipietrini e i sanpietrini, le margherite e gli ulivi e le querce che non hanno mai fatto le mele, le correnti e gli spifferi senza boccate d'aria. Peccato. Soprattutto per chi ci credeva.

PS: Io non ci ho mai creduto, visto che nell'ottobre del 2007 cosi' scrivevo a Giulianone.
Davvero Lei crede che il nascituro e "nuovo" PD possa unire in una sintesi celestiale gli interessi multiformi degli elettori delle primarie? Davvero può essere in grado di costruire un'Italia politica nuova? Sembra quasi che l'assenza di tessere possa produrre un nuovo senso civico, un movimento culturale filantropico e strutture statali efficienti. La sera della vittoria alle primarie W ha parlato di modernità progettuale. Che significa? E se potesse significare qualsiasi cosa, basta l'abolizione delle tessere?Ho visto tessere le lodi di un partito senza tessere, nuovo solo nel nome e sansepolcrista nel voler accontentare tutti. Questa mi pare sinora l'unica deduzione solida. Ad ogni modo invidio il suo ottimismo.

3 commenti:

Stefano ha detto...

A proposito del marketing liberalpop e radicalchic pseudo-obamiano:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/1881

Bravissimo Rocca che espone meglio di me quello che penso anch'io:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/1879

Il migliore ovviamente rimane Lui, che anche se non sembra e' un indomabile ottimista e dice che non sapremo mai se fosse stato possibile fare una sinistra moderna, ma bisognava almeno provarci.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/1878

Anonimo ha detto...

Sinistra - Moderna. Simpatico ossimoro...

Stefano ha detto...

Qui:
http://www.ilfoglio.it/blog/930

e qua:
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=330341

pensano a Fini al posto di Veltroni.
Io sono d'accordo, la ragione mi portava a lui, ma poi mi sono ricreduto e ho pensato direttamente al Cav.; se volete vincere, una buona volta.