In quei giorni un decreto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo censimento fu fatto quando Prodi era ancora a capo del Governo. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città.
La Repubblica diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose con larga maggioranza in due mangiatoie, chiamate Camera e Senato, perchè non c'era posto nell'alloggio dei perdenti. C'erano in quelle regioni molti pastori leghisti che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Viminale si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo del Viminale disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Enea, è nato per voi un Salvatore. Questo per voi il segno: troverete un bambino basso sorridente e con tanti capelli avvolto in fasce, adagiato in due grandi mangiatoie. Si chiama Silvio il Redentore».
E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste del popolo di tutte le libertà, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Una vittoria al di là delle sue stesse previsioni; in bocca al lupo Cav.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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