martedì 28 aprile 2009

La nemesi degli Elementi

Letto il blog precedente, questi non potrebbero essere incipit e conclusione dell'articolo di Zucconi di domani su Rep?
Vi scrivo dalla Terra dei disgraziati, da quell'Italia che dopo aver subito i danni del Cavaliere subisce i danni di terremoti e delle alluvioni. Sull'Italia il resto del mondo ha issato la bandiera gialla di una quarantena globale. Non venite qui tra noi terremotati e alluvionati, statevene al sicuro nelle vostre case al di la' delle Alpi.
...C'e' qualcosa di irresistibilmente terrorizzante in questi disastri naturali venuti dal Cielo e dalla Terra, quasi la vendetta sempre attesa della Natura contro governanti privi di senno. In fondo, segretamente, ideologicamente, non dispiace al resto del mondo l'idea che proprio l'Italia che per quindici anni ha preteso di affermare una solidita' politica, ora sia terreno di instabilita' geologica. Dai milioni di posti di lavoro ai milioni di posti nelle tende. Dalla deriva della societa' del Berlusca alla deriva dei continenti. Dalle tettone sostenute da un Cav. folle alla tettonica a zolle.

La nemesi dei maiali

Ma non era il Messico?
Vi scrivo dalla terra degli untori, da quell'America che dopo avere diffuso, il "virus finanziario" oggi è guardata come l'incubatrice del "virus del maiale". Sugli Stati Uniti il resto del mondo ha issato la "bandiera gialla" di una semi quarantena globale. Non venite qui tra noi infetti, non mangiate i nostri maiali, sorvegliate i turisti che arrivano a voi da qui.
... C'è qualcosa di irresistibilmente terrorizzante in questa influenza venuta dai porcili, quasi la vendetta sempre attesa degli animali contro chi li alleva per macellarli. In fondo, segretamente, ideologicamente, non dispiace al resto del mondo l'idea che proprio l'America che per otto anni ha preteso di esportare la democrazia, ora sia accusata di poter esportare l'influenza del maiale. E il liberatore sia divenuto l'untore. Zucconi, Rep.

Piccioni e straccioni

Pupi, ma è vero che a Bologna nel ’54 per mangiar bene si andava alla stazione? “Gli amici del Bar Margherita” è film superautobiografico, lo so, la ricostruzione mi sembra perfetta come i dialoghi, e quindi non dovrei dubitare, eppure. Ce l’hai presente oggi la stazione di Bologna? Non c’è nessun Abatantuono che faccia complimenti alle cameriere: ormai sono cinesi e magari si offendono e chiamano la triade. Nel 2009 nessun uomo sano di mente potrebbe venirci apposta per ordinare lasagne, già abbastanza pericolose nei migliori ristoranti del centro, figuriamoci in un posto così pieno di piccioni e di straccioni (sei entrato ultimamente in sala d’aspetto? ci vuole la mascherina sulla bocca). Non voglio credere che la stazione fosse una meta per viveur. Il confronto con il mio tempo sarebbe insopportabile. Se sei un amico adesso mi telefoni e mi confessi che i tuoi anni Cinquanta sono elegiaci, fasulli, e che brutti ceffi e puzza di piscio c’erano anche allora.
Langone elegiaco.

lunedì 27 aprile 2009

L'informazione, il Lete

Prima c'era la crisi, poi anche se c'era ancora ce la siamo dimenticata perche' e' arrivata l'emergenza terremoto, poi e' sparita pure questa perche' e' arrivata la febbre dei maiali. Chissa' quale sara' la prossima calamita mediatica. L'oblio che informa, deforma, trasforma.

Accalappiasoldi

Vittorio Merloni al numero 59, il CEO di Indesit al numero 33, et cetera.

Accalappiacani

Oggi la mia generazione e quella che viene dopo di me ha bisogno di una classe dirigente che sia in grado di rispondere alle sfide lanciate dalla globalizzazione, dalla recessione, dai cambiamenti climatici, dagli enormi flussi migratori che ci stanno investendo.
A parte la telegenia, secondo voi una letteronza non e' in grado di spararci cazzate simili?

Morse

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domenica 26 aprile 2009

Liberazioni

La libertà è la più cara delle aspirazioni, come sa chi per lei vita rifiuta. La libertà, se non è un dono di Dio, è una conquista, per esempio di partigiani e alleati: allora si chiama liberazione. La festa della libertà dovrebbe essere tutti i giorni. Un giorno speciale andrebbe dedicato alla liberazione: per esempio, il 25 aprile.
Adriano Sofri.

Se e' la festa della Liberazione, e alla nostra Liberazione hanno contribuito anche gli Americani, come mai non si vedono neanche un 10% di bandiere americane alle manifestazioni del 25 aprile?

L'Europa e il coccodrillo

L'Europa e' conciliante: nutre il coccodrillo nella speranza di essere mangiata per ultima.

Meta' pizzeria meta' bordello

Ieri a Parigi, Carlos lo Sciacallo, sul 2 agosto 1980 in Italia.
A mettere la bomba a Bologna non sono stati né i rivoluzionari né i fascisti.
L'Italia è una semicolonia degli Stati Uniti, ragion per cui nel vostro Paese non si possono risolvere i tanti misteri... L'Italia dal 1943 è metà pizzeria e metà bordello degli americani, per questo non si risolve nulla... e lo stesso vale per la Germania, semicolonia americana dal 1945.
Il traffico di armi ed esplosivi attraverso l'Italia era cosa soltanto nostra. Col beneplacito dei servizi italiani, coi quali noi rivoluzionari trattavamo personalmente, i compagni potevano attraversare l'Italia, così come la Grecia, con tutte le armi in arrivo da Saddam Hussein. In quei giorni mai ci sarebbe potuto sfuggire un carico di T4 grande come quello fatto esplodere a Bologna. Non sarebbe sfuggito a noi e di certo non lo potevano avere in mano i neofascisti italiani. Quel tritolo viene dai militari... Tra i rivoluzionari palestinesi e l'Ori (l'Organizzazione dei rivoluzionari internazionali, quella di Carlos) i patti con i servizi segreti italiani erano chiari: in Italia traffico di armi sì, attentati no... E noi abbiamo mantenuto la parola. 
Conosco bene quel tritolo, non suda, non si muove... per farlo saltare serve per forza l'innesco (a proposito della tesi di Cossiga).
I servizi sapevano bene che a Bologna quel giorno c'era Thomas Kram e farlo saltare in aria con la stazione sarebbe stato come mettere la firma dei palestinesi sull'eccidio... Così l'Italia si sarebbe staccata dai palestinesi e avvicinata agli israeliani. Ma Kram si è salvato e l'operazione è fallita. Thomas era braccato passo passo dagli 007... In realtà era diretto a Perugia. Perché non tutti lo sanno, ma il '68 non è nato a Parigi, è nato a Perugia nel 1967.

sabato 25 aprile 2009

Mind mapping

Mind Mapping is a method of storing, organizing, prioritizing, learning, reviewing and memorizing information. It effectively presents an overview and summary of a body of knowledge that fuses words and pictures; helping simulate logic and creativity for proficient and effective thinking practices involving the 5 senses.

venerdì 24 aprile 2009

Le fumate di Brera

Sigarette: 
"Non so quante sigarette mi illuminano la via dei giornali ogni mattina. Si avvicina il pranzo. Se riesce lungo, la sigaretta ne ritma i tempi secondo pause insigni, riaccensioni sagge del misterioso focherello che arde nel sangue con l'ossi-emoglobina. Capita sempre che si offenda un cuoco. Mi scuso lusingandolo: la patina del fumo serve da intercapedine fra il mio gusto troppo intenso e la sua arte troppo sopraffina.Se il cuoco è un familiare, la giustificazione è prontissima inconfutabile santa: e chi ti dice che non sia proprio la sigaretta il pretesto per una sana e indispensabile ginnastica polmonare ? Si tace degli stimoli mentali. Quelli io so tenermeli segreti. La sigaretta mi arde tra le dita come una fede. E non si offende mai...".
Sigaro:
"I sigari sono autentiche sequoia in miniatura. Abbi cura di incendiare la pelletica d'intorno, se non brucia. Il Toscano è un vulcanetto tascabile, di quelli che eruttano fuoco alla minima scossa. Il magma lavico si sublima in spire da consiglio di guerra aperto a tutti i guerrieri di un popolo, non di una sola tribù. Le spire azzurre e calde invadono la bocca e aggrediscono le mucose come un fiato demoniaco".
Pipa:
"La pipa esige calma, interiore livello filosofico, sublime pacatezza dell'anima. Le sue delizie sono infinite e non tutti vi possono accedere senza adeguate risorse religiose.Bisogna conquistare anche quel fumo ormai sapiente da secoli".

La stigghiola e il terrore

Il kebab e' democratico solo in sala. Il quarume pure.

lunedì 20 aprile 2009

Durban: orbi non probi

Ve la diamo noi l'Europa! In senso letterale, ve la diamo noi.

Varie ed avariate

Al Zawahihri: "Per noi con Obama non cambia niente". Bersani: "Figurati a noi con Franceschini".
- UDC e gli acrostici lucido-ludici: Umiliatevi Dandoci Consensi.
- Alle Europee votiamo per il partito degli impotenti esistenziali o per l'italia dei malori?

Blogsoleto

E' gia' vecchio.

Malelingue d'oro

Ah, la nuova intellighenzia liberalpopulista.
Il conflitto d’interessi di Berlusconi ha inciso profondamente sul giornalismo italiano. Fin dai tempi della trombatura di Montanelli per arrivare a quella di Biagi, passando per Mentana e alle vicissitudini di Annozero, l’imprenditore Berlusconi entrato in politica ha lasciato il segno. Oggi le nomine Rai si discutono nel salotto privato del padrone di Mediaset. Ma tra i tanti mutamenti introdotti dall’anomalia Berlusconi c’è anche l’emergere delle lingue d’oro, veri professionisti dell’informazione populista. Le lingue d’oro non hanno però nulla a che vedere con le volgarità propagandistiche che si leggono ad esempio sul giornale della famiglia Berlusconi o sulle sue reti minori. No, quella è informazione che serve a nutrire i militanti, lo zoccolo duro dei berluscones. Le lingue d’oro si occupano, invece, d’informazione istituzionale, quella che viene offerta al grande pubblico e come tale deve rispondere a certi canoni. La deontologia giornalistica non c’entra nulla, si tratta solo di confezionare un prodotto credibile, di fronte al quale, cioè, il telespettatore pensante non si fa una risata e il politico adulato non arrossisce troppo. Informazione da Tg1 lottizzato, per intenderci, non a caso il trono più prestigioso per le lingue d’oro. Le lingue d’oro sono generalmente persone pacate che anche nelle sfumature caratteriali riescono a dare un’immagine rassicurante e super partes. Emilio Fede, per intenderci, non appartiene a questa categoria, lui rappresenta la propaganda militante, quella rozza e gridata. Le lingue d’oro, invece, evitano le polemiche, restano nell’ombra e soprattutto hanno il senso della misura. Non fanno spot ma scolpiscono la propaganda a piccoli tocchi giorno dopo giorno. Quando le cose vanno bene per Berlusconi non esagerano nelle adulazioni e quando  le cose vanno male nascondono le verità il minimo indispensabile per proteggerlo. Le lingue d’oro riescono a soddisfare le esigenze del loro referente politico e allo stesso tempo salvare la faccia di fronte al grande pubblico. Riescono a fare propaganda low profile e convincere il pubblico che fanno vero giornalismo. Una categoria preziosissima nell’Italia del conflitto d’interessi e della lottizzazione della Rai. Una categoria frutto dei tempi che solo il ritorno a una piena libertà di stampa riuscirà ad estinguere.

Liberta' di disperazione?

Ci si può interrogare sulla coscienza dei vivi, sulla loro affermazione della morte come libertà, che si oppone alla pietà e alla disperazione. In questo c’è un segno su cui interrogarsi, senza alterigia che nessuno può decentemente esercitare di fronte alla fine di una vita. Se la morte, che ciascuno può scegliere, è libertà ne consegue che la vita, che nessuno ha scelto di vivere, è per questo una costrizione. Non è più un dono, della natura o del Creatore, ma una condizione coatta, che può essere accettata o respinta secondo la soddisfazione che se ne può o meno ricavare. C’è una differenza notevole dalla rivolta romantica del Werther, e persino dalla caduta nel “vizio assurdo” di Cesare Pavese quando non resse più la fatica del mestiere di vivere, per non parlare del senso lancinante e invincibile di impotenza sentito da Primo Levi di fronte al male che gli pareva sommergesse tutto. Si sente in questo superomismo, in questa estensione della libertà individuale al di là del tabù del dovere di vivere, una forma nuova e accecante di disperazione. Persino Herbert Marcuse, dopo aver negato tutti i presupposti metafisici dell’essere, postulava che l’unico dogma dal quale si potesse partire è che la vita è degna di essere vissuta. O che almeno può essere resa tale.
Sergio Soave, il Foglio

Non mi piace ma lo difendo

Stiamo freschi se anche il berlusconismo e il suo anti diventano ideologia pura.

 Do per scontata, la solidarietà a Vauro e al programma al quale partecipa: ogni forma di censura va respinta per principio. Però quindici anni di berlusconismo hanno prodotto un pensiero pericoloso e piatto, che è il seguente: tutti coloro che sono antiberlusconiani, stanno dalla stessa parte. Un pensiero semplice, a cui ognuno di noi ormai si è abituato. E in questi anni ognuno di noi ha imparato a solidarizzare con un sacco di persone che non gli piacciono. Quella puntata sul terremoto (e la successiva), come spesso mi capita vedendo i programmi di Santoro, non mi era piaciuta. C’era una forma evidente di violenza, di arroganza, tipiche delle persone che si sentono dalla parte giusta (e qualche volta lo sono), ma che per questo motivo sono convinte di poter esercitare una violenza, adottare una volgarità, un sarcasmo che io non solo non riesco a condividere, ma di solito, da queste serate, ne esco sempre con un sentimento di compassione per i maltrattati, anche se i maltrattati sono persone di cui non condivido una sola parola. Queste cose, però, sono molto difficili da dire. Perché stai dicendo la stessa cosa che dice il tuo nemico. E allora siamo costretti a essere tutti uguali, senza distinzione. Se Santoro fa una puntata violenta e poco condivisibile sul terremoto, se Vauro disegna vignette volgari, non importa, poiché sono sotto attacco del nemico, bisogna per forza stare dalla parte loro. E quello che ti piace per davvero, non conta più.

Francesco Piccolo, l'Unita'.


domenica 19 aprile 2009

Appello all'astensione selettiva

Questo e' un appello all'astensione alle prossime elezioni europee. Ma non e' il solito appello "tutti a casa o tutti al mare". E' un appello selettivo: tu, tu ed anche tu, godetevi la giornata ma lontano dei seggi, per favore.

Si prende spunto da un libro di un paio di anni fa' ("The Myth of the Rational Voter" Bryan Caplan, con riassunto dell' autore qui ) e da una semplice considerazione.
La nostra democrazia e' basata sulla meravigliosa idea di liberta', sul concetto a me ignoto di fratellanza e sul sulfureo e pruriginoso fremito di uguaglianza.
In termini elettorali quest'ultimo si traduce nel fatto che il voto di ciascuno vale quanto il voto di ciascun altro.
Il risultato e' che le elezioni, di fatto, le decidono i non informati, che sono la maggioranza e reagiscono con piu' favore alla propaganda.

Pertanto:
- se non vi interessa la politica;
- se non vi piace la politica;
- se avete sempre avuto di meglio da fare, ed avete fatto bene a farlo;
- se vi fate di solito consigliare da qualcun altro su come votare;
- se votate i parenti, gli amici, i conoscenti, perche' tali;
- se ,quando votate, non volete fare un dispiacere al babbo, al prete, al nonno socialista del ritratto in camera;
- se per voi sono tutti uguali;
- se non vi serve un favore da un deputato a Strasburgo;
- se non dovete un favore ad un candidato;

il 6 ed il 7 giugno, NON VOTATE.

Non succedera' nulla: non cadra' il governo, non scomparira' l'opposizione.
Forse ci saranno gli stessi 90 deputati, forse qualcuno sara' diverso, magari migliore. 


(Grazie a LB)

Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata

Piu' o meno.

sabato 18 aprile 2009

Le avventure di Barry

Tolti i costumi e la fotografia, Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini e' migliore di Barry Lyndon di Stanley Kubrick. Forse anche se non li togliamo.

Il pesce premonitore

Telegramma, dal sindaco dell'Aquila alle "istituzioni alte", 5 giorni prima delle 3:30 del 6 aprile, cioe' il primo di aprile.
Rimasto inascoltato, forse pensavano ad un pesce d'aprile.
"In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell'effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni".

Fighting ignorance

Since 1973. Here an example.

venerdì 17 aprile 2009

Maiali brevettati

Questa notizia l'altro ieri e' stata la prima e piu' importante in tutti i telegiornali tedeschi delle 20.

Macche' sinistra

Non c'e' nessun comunista, nessuna sinistra, nessun centrosinistra. Noi siamo de-mo-cra-ti-ci! E gli altri? Gli altri sono la destra.

giovedì 16 aprile 2009

Castigat ridendo mortuos

Vauro e la definizione di satira: "castigat ridendo mores" o "castigat ridendo mortuos"? La satira va sempre esentata dal senso della misura e del rispetto?

Terrorismi

Sono sempre alla ricerca di definizioni di terrorismo, circostanze, confini, differenze tra Pietro Micca e Al Quaeda, Mazzini e Arafat, Moro e 11/09. Risorgimento, BR, estremismo islamico. Studieremo.

mercoledì 15 aprile 2009

Madrid, commistioni

Tra il Palazzo reale e la cattedrale de la Almudena a ovest, Puerta de Toledo e la stazione di Atocha a sud, il parco del Retiro a est e la Gran Via a nord, e' compreso il 95% delle attrazioni di Madrid. A parte la corrida, lo stadio, il mercato del Rastro e un paio di piazzette popolari e festaiole niente male (Chueca, Dos de Mayo).
La citta' e' viva, vociante, caotico-andante. Si mangia bene e si spende pure bene.
Da visitare in tre giorni: plaza Mayor, la piu' turistica e non la migliore, la imponente plaza de Espana, l'elegante plaza de Oriente, le vie pedonali tra puerta del Sol, l'Opera e la Latina, il mega parco del Retiro, i tre musei imperdibili (Prado, Reina Sofia, Thyssen-Bornemisza), Plaza Santa Ana, forse la migliore, con le viuzze intorno.
Da mangiare: tapas, tortillas, boccadillos con calamares, e tanto jamon con cerveza. Da osservare la commistione: dei generi architettonici, delle scelte urbanistiche, delle culture, dei sapori, dei colori, e anche dei suoni.
Da abbinare: il caffe' in plaza Santa Ana, la birra alla Latina, la sangria in plaza Mayor, il gelato al sole al Retiro, il vino con flamenco al Corral de la Morería.
Da aggiungere: avendo due giorni in piu', Segovia e Toledo.
Penso si ritorni piu' volentieri nella capitale spagnola rispetto a Parigi o a Londra, l'esperienza totale e' migliore.

Grammatica snob

Ci sono molti epiteti per persone del genere. Nazisti della grammatica, Maniaci dell’uso, Snob della sintassi, il Battaglione della grammatica, la Polizia linguistica. Il termine con cui sono stato cresciuto io è Snob. La parola è forse leggermente autorionica, ma gli altri termini sono disfemismi belli e buoni. Una definizione ampia di Snob potrebbe essere una persona che sa cosa significa disfemismo e cui non dispiace farvelo capire.Faccio presente che noi Snob siamo pressoché l’ultimo tipo rimasto di sfigato monomaniaco veramente elitario. (…) In un modo che fa sentire alcuni a disagio, l’atteggiamento degli Snob verso l’uso contemporaneo della lingua ricorda quello ei conservatori religiosi/politici verso la cultura contemporanea. Combiniamo un fervore da missionari e una fede quasi neurale nell’importanza delle nostre convinzioni con una disperazione allarmista da bisbetici per il modo in cui l’inglese viene sistematicamente martoriato da adulti in teoria colti. Noi siamo i Pochi, i Fieri, i Più o meno sempre disgustati da tutti gli altri.
Considera l'aragosta, David Foster Wallace

Strasburgo piu' vicina di Genova

A voler essere buoni constatiamo soltanto questo, di Cofferati alle Europee.

L'Italia contesa

Galli Della Loggia spiega perche' non comprare questo libro.
Mi pare un'analisi abbastanza didattica, lucida a sinistra e ancora incerta a destra.
Se non si ha voglia di leggere tutto bastano gli ultimi tre paragrafi.

Così fan tutti

"Paternalismo libertario". Tradotto: bee-e, bee-ee.
Lo strumento più potente per motivare i clienti di un hotel a riusare gli asciugamani, i visitatori di un parco a seguire i tracciati e i cittadini a votare è quello di far capire che sono cose che fanno tutti. “La gente vuole fare quello che pensa faranno gli altri”.

294

32 immagini spattacolari. Dall'Abruzzo.

Non solo pizza

Ingredienti naturali, biologici, tipo la merda.

Non solo pecore

Pastorizia artistica.

Non solo Pannella

Piú che il potere poté il digiuno.

martedì 7 aprile 2009

Furbetti del quartierino (inagibile)

Odio il gioco dei se, le polemiche a prescindere e quelle premature. Ma a freddo, dopo essersi fatti scaldare dai telegiornali, che un po' informano, un po' commuovono, un po' spettacolarizzano, dovremmo pure considerarla questa frase, se vogliamo bene ai pochi futuri Italiani che tra una ventina d'anni si faranno un mutuo di vent'anni per un tetto, sottinteso agibile: "Un terremo­to così in California non avrebbe provocato nemmeno un morto".
Oppure per un mese facciamo gli eroici e disinteressati soccorritori, ma poi si torna furbetti e chissenefrega e tiraccampa'.

A Gesu'

Caro Gesu', non fare scherzi quest'anno. Non e' che dopo tre giorni ti ritroviamo ancora nel sepolcro?

lunedì 6 aprile 2009

Le tragedie, le cazzate, l'anima

E solo le tragedie, strazianti e terribili, quelle dove non ci si puo' scagliare contro una persona, o un partito, o l'uomo, riescono a far passare in secondo e terzo piano tutte le cazzate che ci raccontiamo tutti i santi giorni. E mi piace pensare che l'italiano medio, o mediano, sia come Gassman o Sordi, quando ne La Grande Guerra sono vigliacchi e fanfaroni e inconcludenti e pavidi e farfalloni e litigiosi per tutto il film, e poi alla fine, quando gli si tocca il sentimento e l'onore vero, quando sono a rischio le piccole ed essenziali cose, danno l'anima tutta.

domenica 5 aprile 2009

Mezza pagina di libro nero

Katyn, il film.

La guida alle messe

Finalmente e' arrivata!

La birra de noantri

Torna presto, Gesù, e va’ subito in Belgio, fatti restituire la Madonna di Bruges di Michelangelo, i quadri di Bruegel, Memling, Van Eyck, Van der Weyde, la cattedrale di Anversa, il cane di Sant’Uberto (selezionato nell’omonimo monastero), l’università di Lovanio (fondata da Papa Martino V), ma soprattutto le birre trappiste. Un popolo che elegge un parlamento capace di condannare il tuo Vicario (per leso preservativo) si merita la Beck’s.
Langone vicario preservante

La coscienza degli altri

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=341458

sabato 4 aprile 2009

Quanto prende il prof?

Ordinario al politecnico di Milano, con cedolino allegato.

Der Vorleser

Il lettore ad alta voce, Debora Serracchiani. Dove l'hanno scovato il pappagalletto? Poveri Diavoli, al PD.

venerdì 3 aprile 2009

Miti poco miti

Le lemnie ammazzarono tutti i loro mariti, i quali avevano inziato ad accoppiarsi con giovani schiave perche' le mogli lemnie puzzavano tantissimo, punite da Afrodite per non aver rispettato il suo culto.
Orfeo in Virgilio muore per mano di donne, che si inferociscono perche' lui le rifiuta tutte dopo la morte della sua Euridice. Ovidio aggiunge che Orfeo diventa pederasta e volge la sua attenzione ai ragazzi; le donne lo sbranano lo decapitanoe lo fanno a pezzi. Ma anche morto lui con la testa la lingua e la lira continua a cantare.
Marcia, la moglie di Catone il vecchio, viene offerta da lui in sposa ad Ortensio, il quale voleva stringere legami di amicizia piu' forti, di parentela. Marcia accetta devota, e quando il vecchio secondo marito muore dopo averle dato un paio di figli, lei subito dopo i funerali torna da Catone con i lunghi capelli pieni delle ceneri di Ortensio. E vissero etc etc.
Miti ci si nasce, mitici si diventa.

Le conserve della nonna

Quella del centrodestra e del centrosinistra è la storia di due conservatorismi. Conservatori i ceti medi, le partite Iva, i piccoli e medi imprenditori che non vogliono pagare le tasse e che per questo votano Berlusconi. Conservatori insegnanti, magistrati, lavoratori di pubblica amministrazione e grandi imprese sindacalizzate, che non vogliono perdere un’oncia del loro potere paralizzante e perciò votano Pd.
La stampa

mercoledì 1 aprile 2009

La fede simpatica

Gesu' e Maria simpatici a priori. Joseph combatti con tanta antipatia le onnibramate postmodernita' malriuscite, ti prego.

No bel

Era proprio questo il motivo per cui ho divorato La noia dalla prima all'ultima pagina.