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La peggio gioventù
I trentenni italiani globalmente peggiori di tutti i coetanei europei secondo la solita ricerca demoscopica demografica e certo democratica. Possiamo vedere se è vero o no, se è in parte vero e in parte no, e poi si può cominciare a dare le colpe, in puro stile italiota. La politica, il lavoro precario, la DC che ha rovinato tutto, il debito pubblico, la scuola degenerata, la sanità degenere, una democrazia storicamente nata tardi, e nata male, l'alternanza bipartitica che non c'è, la coesione nazionale solo nel mese dei mondiali, le caste, le suore e le puttane. I vecchi, la Chiesa, il comunismo e ovviamente il fascismo. Tante colpe, altre mille da aggiungere. Ma un esame di coscienza piccolo piccolo forse c'è da fare, tutti questi trentenni desiderosi di indipendenza, intraprendenti e studiosi e desiderosi di cambiare anche fosse uno spillo e curiosi del Domani e del Diverso non è che se ne vedano. Piangersi addosso è più facile, farsi cullare dalla malinconia e dalla rassegnazione è anche più piacevole che studiarsi un paio di lingue o tirar fuori la volontà per la propria formazione umana e professionale.
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