Juno, oltre ad essere un nome giunonico, è un film lontano sia dal pericolo di pettegolezzi morbosi e furbastri, sia dal melodrammone moralista strappalacrime bacchettone. E' un semplice, allegro, intelligente, naturale, autoironico inno. Alla vita e all'amore. Alla vita di per sè e all'amore per quello che sei.
I tratti chiave da invidiare alla protagonista -una Jennifer Garner mista a Jessica Alba con una quindicina d'anni in meno, occhioni neri e labbra naturali e nasino all'insù, piccolina e ragazzaccio eppur femminile- non sono mica la maturità di fondo o il coraggio delle scelte. Sono le camicette stile caritas portate con una grazia unica, il modo di camminare prima da ragazzina insolente poi a papera ma sempre elegante, la spontaneità mai volgare, e soprattutto il non farsi problemi a sedere per terra, sporcarsi le scarpe e i jeans strappati, e sognare che l'amore esiste.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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