mercoledì 20 febbraio 2008

Scrivevo spesso romanzi di sei parole

Già il titolo è un romanzo in sei parole. Questo periodo va di moda, ci sono diversi siti che li segnalano, ad esempio questo dove ne ho postato uno anch'io. Nascono da una presunta scommessa di Hemingway, che scrisse: "For sale: baby shoes, never worn". Ha tutta la tragicità, la suspense, la tenerezza e soprattutto l'intensità di molti romanzi di quattrocento pagine. E' un esperimento difficilissimo, a me ne sono venuti in mente una manciata, ma non riescono a raggiungere il pathos necessario. Ad esempio, "Era innamorato di una ragazza innamorata", o "Ebbe il coraggio di essere ridicolo". Ci penserò meglio, magari con la vecchiaia migliorano. Sì perchè spesso si tratta di autobiografie. Fuori concorso, in sette parole, c'è un elegante e non mio "Guardo una cameriera, non parla è straniera".

9 commenti:

Stefano ha detto...

Poi non ero abituato alla felicità.

Stefano ha detto...

"Each man kills things he loves". O, in forma di romanzo biografico italiano in terza persona, "Uccideva tutte le cose che amava".

Stefano ha detto...

Secondo me ho bisogno di qualcosa.

Stefano ha detto...

Six silly sisters selling shiny shoes.

Stefano ha detto...

She sold seashells on the seashore.

Stefano ha detto...

Una notte ho imparato a stupirmi.

Stefano ha detto...

Ich weiss, was kein Engel weiss.

Stefano ha detto...

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Il-tuo-romanzo-in-sei-parole/2057421&ref=hpsp&ref=rephpsp3

Anonimo ha detto...

"Lottò contro tutto e tutti. Perse."