giovedì 28 febbraio 2008

Priorità italiane

Non si parla d’altro. In questi giorni l’Italia ha una priorità. L’interesse collettivo è catapultato solo là, in un paese di circa cinquantamila abitanti. E’ una calamita, non se ne può fare a meno, ci sono intere famiglie che si chiedono come sia potuto accadere, e come si poteva evitare, e perché ci si è accorti solo ora. E’ tutto un giro di valzer di recriminazioni, rimpianti, rincorse al colpevole, accuse e falsi pentimenti, voci e supposizioni in un turbinio dantesco, e sullo sfondo radio e telegiornali convulsamente in cerca delle cause e dei fini, dell’eziologia e dell’escatologia. Si imbastiscono dibattiti, e i crassi opinionisti in prima fila certo che ci provano, a spiegare l’inspiegabile, a sondare l’insondabile, a strecciare l’intreccio. C’è di mezzo la legalità, la dignità degli accusati, la sensibilità delle parti lese. L’argomento scotta, non possiamo non parlarne, è eticamente impensabile non discuterne.
La tragedia dei fratellini di Gravina di Puglia? Ma che avete capito? E’ la Bertè, che a Sanremo canta una canzone dell’ ’88.

1 commento:

Stefano ha detto...

Lo metto a commento del mio post perchè Adriano Sofri mi ha copiato, al parallelo tra Gravina e Sanremo ci avevo pensato qualche ora prima di lui. Lodi anyway.

"Dunque in questo paese si tiene in galera un padre, accusato di aver assassinato i suoi due figli, anche quando un destino incredibile costringe ad ammettere che “forse” si è trattato di una disgrazia. Io so meno di chiunque che cosa sia successo. Ma so che quel “forse” impedirebbe comunque di condannare. E ora, qui, nell’imbarazzo increscioso di indaganti e inquirenti, non basta nemmeno a interrompere una galera preventiva? Che cosa stiamo facendo? Salvando la faccia di qualche autorità competente? Castigando uno che forse è innocente, ma probabilmente è antipatico? E se fosse davvero innocente, sareste in grado di immaginare i suoi giorni e le sue notti in cella? Ho aspettato incredulo di vedere che cosa sarebbe successo dopo il romanzesco ritrovamento di Gravina. Ho sentito bensì qualcuno parlare chiaro: “Italia di merda”. Però si trattava del Festival di Sanremo".