domenica 21 giugno 2009

Karaoke biblico

Messa battista, stamattina. Ero invitato. Ora io per le messe sono molto liturgico, molto ratzingeriano, molto vaticanista. Mi piacciono sfarzose e mistiche. Il rito e l'edificio devono mostrarmi Dio, prima ancora del prete. Il mio amico battista si e' battezzato in una grande vasca all'interno di una sorta di sala per congressi con una croce semplicissima, batteria tromba e piano, schermo su cui scorrevano le parole, sedie molto comode. Un'ora e dieci di canti, venticinque minuti di battesimo e altri venticinque di predica. Bibbia e karaoke. Niente panche, niente incenso, niente candele di cera, niente organo, niente ostie, niente preghiera alla Vergine, dipinti, affreschi, inginocchiatoi. Non fa per me. Eppero' mentre il pastore-Fiorello cantava e poi predicava in modo fervoroso e appassionato, mi e' venuto in mente il detto "chi ha il pane, eccetera". Si', perche' la partecipazione della comunita' era quantitativamente massiccia, mediamente molto giovane e, soprattutto, qualitativamente sentita e gioiosa. Nelle nostre bellissime chiese se anche si assiste, raramente, a belle funzioni, la comunita' dei fedeli e' composta di una ventina di vecchiette, che non dicono niente, mentre il prete va spesso perdonato, perche' non sa quello che dice. E "cattolico" non voleva dire universale?

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