giovedì 18 giugno 2009

Giuseppe Prezzolini

L'anarchico conservatore.
Pessimista hobbesiano esacerbato e esulcerato, scrignito e umbratile ammorbidito dal riguardo per la tradizione.
Interessante la lista di libri all'inizio di questo fastoso articolo.
Pillole di conservatorismo:
Un savio si muoverà con precauzioni, senza aver fiducia in nulla e sapendo che, mutando, tutto poi rimane in fondo come prima.
Lo Stato nasce dalla cattiveria degli uomini. E’ un rimedio ad essa. Senza Stato noi ci mangeremmo vivi. Lo Stato rimedia a questa mutua distruzione e nulla più.
Il vero conservatore è piuttosto pessimista per natura; non crede che gli uomini nascano buoni e siano fatti cattivi dalla società, bensì che quel poco di buono che ci si può aspettare dagli uomini è il risultato lento di secoli di lotta e di compressione della società.
Per andare avanti, bisogna qualche volta arretrare.
Tratti distintivi del conservatorismo prezzoliniano:
a) moderato pessimismo antropologico;
b) divenire storico;
c) senso augusto della tradizione;
d) Stato liberale.


Nessun commento: