martedì 28 aprile 2009

Piccioni e straccioni

Pupi, ma è vero che a Bologna nel ’54 per mangiar bene si andava alla stazione? “Gli amici del Bar Margherita” è film superautobiografico, lo so, la ricostruzione mi sembra perfetta come i dialoghi, e quindi non dovrei dubitare, eppure. Ce l’hai presente oggi la stazione di Bologna? Non c’è nessun Abatantuono che faccia complimenti alle cameriere: ormai sono cinesi e magari si offendono e chiamano la triade. Nel 2009 nessun uomo sano di mente potrebbe venirci apposta per ordinare lasagne, già abbastanza pericolose nei migliori ristoranti del centro, figuriamoci in un posto così pieno di piccioni e di straccioni (sei entrato ultimamente in sala d’aspetto? ci vuole la mascherina sulla bocca). Non voglio credere che la stazione fosse una meta per viveur. Il confronto con il mio tempo sarebbe insopportabile. Se sei un amico adesso mi telefoni e mi confessi che i tuoi anni Cinquanta sono elegiaci, fasulli, e che brutti ceffi e puzza di piscio c’erano anche allora.
Langone elegiaco.

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