mercoledì 15 aprile 2009

Madrid, commistioni

Tra il Palazzo reale e la cattedrale de la Almudena a ovest, Puerta de Toledo e la stazione di Atocha a sud, il parco del Retiro a est e la Gran Via a nord, e' compreso il 95% delle attrazioni di Madrid. A parte la corrida, lo stadio, il mercato del Rastro e un paio di piazzette popolari e festaiole niente male (Chueca, Dos de Mayo).
La citta' e' viva, vociante, caotico-andante. Si mangia bene e si spende pure bene.
Da visitare in tre giorni: plaza Mayor, la piu' turistica e non la migliore, la imponente plaza de Espana, l'elegante plaza de Oriente, le vie pedonali tra puerta del Sol, l'Opera e la Latina, il mega parco del Retiro, i tre musei imperdibili (Prado, Reina Sofia, Thyssen-Bornemisza), Plaza Santa Ana, forse la migliore, con le viuzze intorno.
Da mangiare: tapas, tortillas, boccadillos con calamares, e tanto jamon con cerveza. Da osservare la commistione: dei generi architettonici, delle scelte urbanistiche, delle culture, dei sapori, dei colori, e anche dei suoni.
Da abbinare: il caffe' in plaza Santa Ana, la birra alla Latina, la sangria in plaza Mayor, il gelato al sole al Retiro, il vino con flamenco al Corral de la Morería.
Da aggiungere: avendo due giorni in piu', Segovia e Toledo.
Penso si ritorni piu' volentieri nella capitale spagnola rispetto a Parigi o a Londra, l'esperienza totale e' migliore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ci sono stato. Bellissima città. Peccato che sia piena di spagnoli (peggio! Di "Madrileni"...).