martedì 28 aprile 2009
La nemesi degli Elementi
La nemesi dei maiali
Piccioni e straccioni
lunedì 27 aprile 2009
L'informazione, il Lete
Accalappiacani
Morse
domenica 26 aprile 2009
Liberazioni
L'Europa e il coccodrillo
Meta' pizzeria meta' bordello
sabato 25 aprile 2009
Mind mapping
venerdì 24 aprile 2009
Le fumate di Brera
lunedì 20 aprile 2009
Varie ed avariate
Malelingue d'oro
Liberta' di disperazione?
Non mi piace ma lo difendo
Do per scontata, la solidarietà a Vauro e al programma al quale partecipa: ogni forma di censura va respinta per principio. Però quindici anni di berlusconismo hanno prodotto un pensiero pericoloso e piatto, che è il seguente: tutti coloro che sono antiberlusconiani, stanno dalla stessa parte. Un pensiero semplice, a cui ognuno di noi ormai si è abituato. E in questi anni ognuno di noi ha imparato a solidarizzare con un sacco di persone che non gli piacciono. Quella puntata sul terremoto (e la successiva), come spesso mi capita vedendo i programmi di Santoro, non mi era piaciuta. C’era una forma evidente di violenza, di arroganza, tipiche delle persone che si sentono dalla parte giusta (e qualche volta lo sono), ma che per questo motivo sono convinte di poter esercitare una violenza, adottare una volgarità, un sarcasmo che io non solo non riesco a condividere, ma di solito, da queste serate, ne esco sempre con un sentimento di compassione per i maltrattati, anche se i maltrattati sono persone di cui non condivido una sola parola. Queste cose, però, sono molto difficili da dire. Perché stai dicendo la stessa cosa che dice il tuo nemico. E allora siamo costretti a essere tutti uguali, senza distinzione. Se Santoro fa una puntata violenta e poco condivisibile sul terremoto, se Vauro disegna vignette volgari, non importa, poiché sono sotto attacco del nemico, bisogna per forza stare dalla parte loro. E quello che ti piace per davvero, non conta più.
Francesco Piccolo, l'Unita'.
domenica 19 aprile 2009
Appello all'astensione selettiva
La nostra democrazia e' basata sulla meravigliosa idea di liberta', sul concetto a me ignoto di fratellanza e sul sulfureo e pruriginoso fremito di uguaglianza.
In termini elettorali quest'ultimo si traduce nel fatto che il voto di ciascuno vale quanto il voto di ciascun altro.
Il risultato e' che le elezioni, di fatto, le decidono i non informati, che sono la maggioranza e reagiscono con piu' favore alla propaganda.
- se non vi interessa la politica;
- se non vi piace la politica;
- se avete sempre avuto di meglio da fare, ed avete fatto bene a farlo;
- se vi fate di solito consigliare da qualcun altro su come votare;
- se votate i parenti, gli amici, i conoscenti, perche' tali;
- se ,quando votate, non volete fare un dispiacere al babbo, al prete, al nonno socialista del ritratto in camera;
- se per voi sono tutti uguali;
- se non vi serve un favore da un deputato a Strasburgo;
- se non dovete un favore ad un candidato;
il 6 ed il 7 giugno, NON VOTATE.
Non succedera' nulla: non cadra' il governo, non scomparira' l'opposizione.
Forse ci saranno gli stessi 90 deputati, forse qualcuno sara' diverso, magari migliore.
sabato 18 aprile 2009
Le avventure di Barry
Il pesce premonitore
Rimasto inascoltato, forse pensavano ad un pesce d'aprile.
"In relazione ai gravi e perduranti episodi di eventi sismici il cui inizio risale al 16 gennaio scorso, sotto forma di quotidiano sciame sismico di complessive 200 scosse e oltre, culminato con scossa di quarto grado il 30 marzo scorso, chiedesi urgente e congruo stanziamento di fondi per prime emergenze, nonché dichiarazione stato emergenza ai fini dell'effettuazione dei necessari interventi di ripristino idoneità degli edifici pubblici e privati. Inoltre, si segnalano in particolare gravissimi danni strutturali in due edifici scolastici ospitanti cinquecento alunni".
venerdì 17 aprile 2009
Maiali brevettati
Macche' sinistra
giovedì 16 aprile 2009
Castigat ridendo mortuos
Terrorismi
mercoledì 15 aprile 2009
Madrid, commistioni
La citta' e' viva, vociante, caotico-andante. Si mangia bene e si spende pure bene.
Da visitare in tre giorni: plaza Mayor, la piu' turistica e non la migliore, la imponente plaza de Espana, l'elegante plaza de Oriente, le vie pedonali tra puerta del Sol, l'Opera e la Latina, il mega parco del Retiro, i tre musei imperdibili (Prado, Reina Sofia, Thyssen-Bornemisza), Plaza Santa Ana, forse la migliore, con le viuzze intorno.
Da mangiare: tapas, tortillas, boccadillos con calamares, e tanto jamon con cerveza. Da osservare la commistione: dei generi architettonici, delle scelte urbanistiche, delle culture, dei sapori, dei colori, e anche dei suoni.
Da abbinare: il caffe' in plaza Santa Ana, la birra alla Latina, la sangria in plaza Mayor, il gelato al sole al Retiro, il vino con flamenco al Corral de la Morería.
Da aggiungere: avendo due giorni in piu', Segovia e Toledo.
Penso si ritorni piu' volentieri nella capitale spagnola rispetto a Parigi o a Londra, l'esperienza totale e' migliore.
Grammatica snob
Considera l'aragosta, David Foster Wallace
Strasburgo piu' vicina di Genova
L'Italia contesa
Mi pare un'analisi abbastanza didattica, lucida a sinistra e ancora incerta a destra.
Se non si ha voglia di leggere tutto bastano gli ultimi tre paragrafi.
Così fan tutti
Lo strumento più potente per motivare i clienti di un hotel a riusare gli asciugamani, i visitatori di un parco a seguire i tracciati e i cittadini a votare è quello di far capire che sono cose che fanno tutti. “La gente vuole fare quello che pensa faranno gli altri”.
martedì 7 aprile 2009
Furbetti del quartierino (inagibile)
Oppure per un mese facciamo gli eroici e disinteressati soccorritori, ma poi si torna furbetti e chissenefrega e tiraccampa'.
A Gesu'
lunedì 6 aprile 2009
Le tragedie, le cazzate, l'anima
domenica 5 aprile 2009
La birra de noantri
Langone vicario preservante
sabato 4 aprile 2009
Der Vorleser
venerdì 3 aprile 2009
Miti poco miti
Orfeo in Virgilio muore per mano di donne, che si inferociscono perche' lui le rifiuta tutte dopo la morte della sua Euridice. Ovidio aggiunge che Orfeo diventa pederasta e volge la sua attenzione ai ragazzi; le donne lo sbranano lo decapitanoe lo fanno a pezzi. Ma anche morto lui con la testa la lingua e la lira continua a cantare.
Marcia, la moglie di Catone il vecchio, viene offerta da lui in sposa ad Ortensio, il quale voleva stringere legami di amicizia piu' forti, di parentela. Marcia accetta devota, e quando il vecchio secondo marito muore dopo averle dato un paio di figli, lei subito dopo i funerali torna da Catone con i lunghi capelli pieni delle ceneri di Ortensio. E vissero etc etc.
Miti ci si nasce, mitici si diventa.
Le conserve della nonna
La stampa