sabato 3 gennaio 2009

Grazie Zia

Che poi io lo so, che vi arriva vostra zia, che lo sa che a voi piace leggere, e magari sa anche che voi siete di quelli che passan le ore a scrivere su quella diavoleria del computer, e a Natale vostra zia cosa dice, Gli regalo un bel libro, e se ne arriva il giorno di Natale con il suo bel pacchettino tutta contenta, ve lo dà, voi lo aprite e dentro c’è un libro di Giorgio Faletti, o di Paulo Coelho, o di Federico Moccia, fate voi, immaginatevelo voi, uno di quei libri dei quali magari vostra zia ha sentito parlare e si è detta Quel libro lì lo devo regalare a mio nipote, secondo me gli piace di sicuro, e voi, invece quel libro lì non lo potete sopportare, solo che non potete mica dirle Zia, ma non mi regalar delle puttanate, che io non le leggo mica queste merde qua; non glielo potete mica dire, dai, non siam mica degli incivili, poi non ci si comporta mica così, coi parenti, e allora le dite Ma zia, questo libro qua è bellissimo, hai proprio indovinato i miei gusti, ma come hai fatto, e lei sarà felice, penserà di avervi fatti contenti e di aver fatto bella figura davanti a tutti i parenti; poi la prenderete da parte e le direte Zia, guarda, questo libro qua è bellissimo, son contento che ci hai proprio beccato, sei forte zia, solo che a me questo autore qua piace talmente tanto che l’ho comprato proprio il giorno che è uscito, non è che mi dici dove l’hai preso che ne prendo uno diverso? E a lei non farà dispiacere, no, lei sarà contenta lo stesso, perché penserà di conoscervi così bene da regalarvi un libro che comprereste voi stessi, e penserà che questo gesto di apertura che avete fatto, dicendole la verità in privato, dimostri che voi potete dire tutto, a lei, e lei si sentirà gratificata, da questa confidenza che avete dimostrato. Lei vi dirà dove l’ha comprato, e il primo giorno utile voi procederete. Andrete in libreria e comprerete un libro che si chiama La fondazione, di Raffaello Baldini, edito quest’anno da Einaudi, un libretto di 68 pagine con il testo a fronte in dialetto romagnolo (da leggere quindi alla fine sono una trentina di pagine, fate anche veloce) al costo di nove euro. Poi lo leggerete e sarete contenti. E anche vostra zia.

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