Se è bella o brutta, povera o ricca, religiosa o agnostica, nordica o terrona: tutti dettagli sullo sfondo, tutti particolari di cui discutere magari più avanti, in un secondo momento. Se proprio è necessario. Qualsiasi donna tu possa presentare a un genitore discretamente anziano, per il resto, verrà accolta con un sottinteso di fatalismo che sta a dire questo: bene, sei un maschio e questa è una femmina, forse è la femmina con cui avrai dei figli, forse mi farai nonno, bene. Altro, al mondo, non c’è da fare.
Mio padre di anni ne aveva 89 ed era un uomo temprato, di quelli arcigni con la retorica del prezzo pagato per ogni conquista, quelli che all’uscita devi spegnere la luce, devi finire la carne, pensa ai bambini che muoiono di fame, uno di quelli che prima di comprare una cosa s’industriano per mesi, e vedono se prima la possono rimediare, riciclare, costruire. Un uomo pacifico con la fortuna d’esser ben piantato nella generazione che era la sua, i giovani son giovani, i vecchi son vecchi, i morti son morti, e lui era vecchio punto e basta: l’aveva deciso quarant’anni prima, dopo aver fatto me, ero stato il suo marcatempo, dunque tutto andava bene perché viveva ogni cosa come un tempo supplementare, un fuori programma rispetto al ciclo biologico.
Era un razionale, diceva che a 25 anni si devono fare dei figli i quali a 25 anni devono fare altri figli, così a 50 anni tu diventi nonno e il ciclo vitale è chiuso. Il resto è gratis. Mio padre non l’avrei mai presentato alle mie amiche con le paturnie dell’orologio biologico, quelle che consolavo dicendo che erano fortunate perché in questa civiltà potevano fare dei figli sino a età impensabili.
Un puro, mio padre. Non come me, non come noi, un piede avanti e uno indietro, generazione di mezzo, eternamente apprendisti al computer, memori del telefono fisso, del terrore che il semplice uscire di casa potesse renderci irreperibili, folgorati dalle prime segreterie telefoniche, ultimi superstiti che potranno ricordare di aver usato la carta carbone e imbucato una lettera nella cassettina rossa. Un puro, mio padre. Quando gli presentai la mia donna, a mio padre, vide che era una donna, e gli bastò.
Facci
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