Non è per essere puristi e sciacquare in Arno i nostri guai, ma la questione della lingua è l’ultima trincea rimasta. Dunque plaudo alla precisazione, a Otto e mezzo, del sindaco Leonardo Domenici alla domanda circa l’intercettazione telefonica del suo giudizio su un’impresa immobiliare, definita dalla trascrizione come “una cagata”. “Io sono di Firenze – ha detto – A Firenze si dice con la c”.
Sofri anziano
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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