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Olocausto catartico
Il culto dell'Olocausto sarebbe il modo per surrogare Cristo e la sua crocifissione. L'Olocausto servirebbe agli ebrei per proteggersi nella memoria. Sancita tra l'altro per legge in Europa, dunque atto di fede, in quanto non s'ammette a riguardo discussione. E tutto cio' appunto perche' l'Olocausto e' piu' che una giustificazione dello Stato ebraico in Palestina. La sua memoria sarebbe il modo di sacralizzarsi in una crocifissione come quella di Cristo; e tuttavia senza di Lui.
3 commenti:
Il primo congresso Sionista si tiene nel 1887.
Theodor Herzl, il fondatore del movimento, ultimo tra i risogimenti europei, muore nel 1904.
La decisione definitiva di individuare nei territori allora facenti parte dell'impero ottomano la terra in cui fondare il nuovo Israele e' del 1913.
La dichiarazione Balfour e' del 1917 ed il mandato britannico (ed i primi cruenti scontri in Gerusalemme) inizia nel 1920.
Hitler, dice lui, inizia a sistemare le sue idee in galera per il putsch di Monaco nel 1923 ma dara' alle stampe il Mein Kampf solo nel 1927.
L'immigrazione ebraica fino al 1939 e' cosi' sostenuta che in questo anno le autorita' britanniche varano le prime leggi per controllarla.
E' opinione comune che la soluzione finale, cui presumibilmente possiamo associare il termine olocausto, inizi del 1942.
E' certo che gli intellettuali ebrei abbiano avuto quasi due millenni nei quali riflettere sull'imponente successo propagandistico della tragedia di un singolo uomo al fine di fondare il piu' imponente movimento religioso e culturale della storia, ma e' difficile pensare che per almeno 46 anni essi abbiano manovrato gli uomini e la storia affinche' al momento opportuno, mediante l'assassinio di sei milioni di loro correligionari, si presentasse la "giustificazione dello Stato Ebraico".
Ne' sembra plausibile che nel giugno del 1948 Ben Gurion ed i suoi connazionali sentissero il bisogno di di convincersi e convincere che andasse respinto e scongiurato per il piu' ampio intervallo di tempo possibile l'attacco contemporaneo di 13 stati arabi, con il dichiarato obiettivo di cancellare la presenza ebraica dal medio oriente in maniera totale e definitiva, andasse respinto e scongiurato per il piu' ampio intervallo di tempo possibile.
Detto di passaggio, il collegamento tra l'Olocausto e lo Stato di Israele, che rappresenta ossessivamente una "giustificazione" solo per i gentili, si forma attorno al 1960 con il caso Eichmann.
Ma a posteriori e' comunque una bella comodita' semiteologica (e forse politica e di sicuro anche culturale) poter dire "Abbiamo dato". L'Olocausto non ha avuto un'azione purificatrice, un po' come il temporale catartico alla fine dei Promessi sposi? Non e' servito anche per poter dire: "Siamo entrati nella storia, abbiamo portato la nostre croce, siamo redenti"?
No.
Gli ebrei la croce l'hanno portata prima, durante (due malcapitati) e dopo che capito' all'ebreo nazareno.
E' anche per questo che non e' solo una castroneria storiografica, politica e etnologica, ma pure una grossolana maleducazione parlare di quella corda in casa di un popolo di impiccati.
Ammiriamo la storia di un popolo antico quanto la terra, l'epopea di una generazione di mitteleuropei che hanno fieramente mandato affanculo le patrie che si inabissavano e, se richiesti, aiutiamoli a trovare un modo di vivere nella loro terra comodi e sicuri quanto lo siamo noi nella nostra.
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