Dov’è una donna che sa uccidere un pollo? Nel libro di John Seymour, “Guida all’autosufficienza” (Mondadori), mi ha molto colpito la sequenza illustrata “Come si uccide e si prepara un pollo”. Conosco decine di poetesse, centinaia di scrittrici, migliaia di giornaliste, una contessa, due baronesse, tre marchese (però zero duchesse), conosco commesse e avvocatesse, dottoresse, studentesse, professoresse, un’archeologa, due guide turistiche, conosco traduttrici, attrici, fotografe, mamme che non hanno bisogno di lavorare, mamme che avrebbero bisogno di non lavorare, deputate, teatranti, una cantante lirica, una sindachessa, una presidentessa, e disoccupate e impiegate a milioni. Secondo me nessuna di queste sa uccidere un pollo. “Afferratelo per le zampe con la mano sinistra e per il collo con la destra, con la testa nella palma. Spingete la destra in basso e torcetela, in modo che la testa del pollo si pieghi all’indietro. Fermatevi appena sentite rompersi l’osso del collo, per non staccare la testa”. La mia libreria per una donna che sa uccidere un pollo.
Adriano Sofri
La pupa e il secchione
2 mesi fa
1 commento:
Caro Foglio, mi avete attribuito sulla versione online di domenica la puntata della rubrica di Camillo Langone. Il fatto è che conteneva, oltre che l’istruzione su come ammazzare una gallina, un nutrito catalogo di donne varie sue amiche. Ora io, donne no, ma galline ne ho un pollaio pieno, vario e ruspante – una cinquantina, nuove generazioni comprese – e tengo molto alla loro incolumità. Così le poche donne che conoscono la mia casa, e i miei polli, mi hanno rinfacciato la mia ipocrita brutalità. Peggio ancora, un amico assessore all’ecologia di una bella città mi ha scritto per rallegrarsi, e con l’occasione mi ha illustrato anche i modi migliori per ammazzare conigli e piccioni. (Quanto ai verdi, li ha dichiarati estinti). Rettifico quindi, prima che la notizia si diffonda e raggiunga i miei polli.
Adriano Sofri
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