Che significa "da qualche parte".
Siamo sempre da qualche parte. Solo che la mente e il cuore ci arrivano prima. Sono dannatamente più rapidi dei nostri piedi.
martedì 23 febbraio 2010
La similitudine tra noi
Sottintesa la similitudine: come il pubblico televotante di sanremo (meta' degli italiani) e' stupido e ignorante, cosi' e' ignorante e pure stupido il pubblico votante sansilvio (meta' degli italiani). Meno male che c'e' Serra che va a teatro.
3 commenti:
Anonimo
ha detto...
"...La vera manipolazione sta a monte, molto a monte del televoto: sta nella costante educazione al basso livello...". Si, ok: bello, direi condivisibile e ben argomentato. Però... Però - caz...pita! - ma è mai possibile che "la colpa" della (ormai colossale e strabordante) ignoranza degli Italioti debba sempre (e dico SEMPRE) essere attribuita alla televisione ed ai suoi lazzi, mazzi e cazzi? Insomma, prendiamoci anche qualche responsabilità. Quando io so stato "sturato" in un paio di esami all'Università o, post-lauream, a qualche colloquio di lavoro, la colpa non l'ho data al Festival ed a Pippo Baudo (che allora imperversava), o a Piero Angela (idem) o a "Domenica In"...
Insomma: qualche volta, proviamo a prenderci le nostre colpe ed a dire "sono ignorante perchè ho scelto di esserlo", o "perchè non sono capace di far nulla, nemmeno di pensare con la mia testaccia", e lasciamo perdere la trash-tv (che, a mio modestissimo modo di vedere, esercita tutta la sua nefasta e nefanda virulenza diseducativa e sub-globalizzante SOLO su coloro che, in fondo, sono naturalmente predisposti ad accoglierla...).
In altre parole, se non si vuole davvero diventare dei "coglioni teledipendenti", basta un piccolo gesto: un "clic" sul telecomando e spegnete questo orribile e sempre più deforme e deformante pseudo-"Specchio dei Desideri"...
p.s.: lo so che non è facile. A me piace molto guardare la televisione e quindi so bene che predico bene e razzolo male. Però, se proprio non si riesce a spegnere il "telemezzo", per lo meno si può provare a cambiare canale, di quando in quando...
...Caro Stefano, secondo me, oltre a quello che hai detto tu, ciò che dà un immenso sollievo è l'avere sempre qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa della propria pochezza e dei propri fallimenti.
3 commenti:
"...La vera manipolazione sta a monte, molto a monte del televoto: sta nella costante educazione al basso livello...".
Si, ok: bello, direi condivisibile e ben argomentato.
Però...
Però - caz...pita! - ma è mai possibile che "la colpa" della (ormai colossale e strabordante) ignoranza degli Italioti debba sempre (e dico SEMPRE) essere attribuita alla televisione ed ai suoi lazzi, mazzi e cazzi?
Insomma, prendiamoci anche qualche responsabilità.
Quando io so stato "sturato" in un paio di esami all'Università o, post-lauream, a qualche colloquio di lavoro, la colpa non l'ho data al Festival ed a Pippo Baudo (che allora imperversava), o a Piero Angela (idem) o a "Domenica In"...
Insomma: qualche volta, proviamo a prenderci le nostre colpe ed a dire "sono ignorante perchè ho scelto di esserlo", o "perchè non sono capace di far nulla, nemmeno di pensare con la mia testaccia", e lasciamo perdere la trash-tv (che, a mio modestissimo modo di vedere, esercita tutta la sua nefasta e nefanda virulenza diseducativa e sub-globalizzante SOLO su coloro che, in fondo, sono naturalmente predisposti ad accoglierla...).
In altre parole, se non si vuole davvero diventare dei "coglioni teledipendenti", basta un piccolo gesto: un "clic" sul telecomando e spegnete questo orribile e sempre più deforme e deformante pseudo-"Specchio dei Desideri"...
p.s.: lo so che non è facile.
A me piace molto guardare la televisione e quindi so bene che predico bene e razzolo male. Però, se proprio non si riesce a spegnere il "telemezzo", per lo meno si può provare a cambiare canale, di quando in quando...
Da' parecchio sollievo vivere la mediocrita', e lamentarsene.
...Caro Stefano, secondo me, oltre a quello che hai detto tu, ciò che dà un immenso sollievo è l'avere sempre qualcuno o qualcosa a cui dare la colpa della propria pochezza e dei propri fallimenti.
Io, di regola, incolpo Mamma e Papà...
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