giovedì 11 febbraio 2010

Grasso, non crasso

Non solo di giovedì grasso vorrei risate grasse, grassi guadagni, piante grasse (mi piacciono le sansevierie e sogno di averne una alta un metro), donne con la pelle grassa (oleosa, perciò senza rughe), e discorsi grassocci, e amici che nuotano nel lardo. Quest’ultimo desiderio è difficile da realizzare perché conoscendo quasi solo scrittori conosco quasi solo poveri. L’eccezione più eccezionale resta sempre Aurelio Picca che ieri mattina mi ha telefonato da Velletri per dirmi di essersi fatto confezionare una pelliccia di astrakan. “E’ un cappotto avvitato, un tre quarti appena sopra il ginocchio, è un classico, è per sempre, me lo posso mettere anche nella cassa da morto, in questo momento lo porto con un pulloverino di cachemire a collo alto”. Quanto? “Dodicimila euro”. Caspita. “Con quello che spendo continuamente è un cazzo”. Mi ha fatto cominciare bene la giornata.
C.Langone

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