venerdì 16 maggio 2008

Preghiera - 16/V/2008

Rom. Rom rom. I giornalisti imitano i gatti e fanno rom rom. O forse imitano i monaci buddisti ma pronunciano male Om. Non è una parola, rom, è un mantra. Rom. Rom rom. Non significa nulla, o forse sì, è il suono primordiale di chi non vuole prendersi la responsabilità della propria lingua. Rom non significa nomadi (alcuni sono stanzialissimi), non significa romeni (sono tutti di origine indiana), non significa nemmeno rom (alcuni sono sinti, manouche, kalè, gitani). Ovviamente non significa nemmeno ladri (alcuni non rubano i bambini). Rom rom è il sonno del linguaggio quindi della ragione. Io la sera per addormentarmi prendo la tisana col papavero, il tiglio e il biancospino, oppure sfoglio un giornale.
Camillo Langone

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