martedì 30 settembre 2008

Mai stato comunista

Se si desse meno spago alla propaganda, i giudizi venissero pronunciati meno a vanvera, e qualche volta, non si pretende sempre, ma qualche volta, si misurassero i gesti degli avversari politici con un minimo di serietà, si pianterebbe lì di sparare stronzate su Walter Veltroni, vale a dire sul leader sempre assente, inesistente, sparito dai radar, e che un po’ sembra questo, ma contemporaneamente anche quello. A quelli del Polo, Popolo, Polipo, o come cacchio si chiama delle Libertà, i quali lo hanno sbeffeggiato perché in un momento delicato come questo se ne starebbe a New York in vacanza, tra il muto e il mutuo, lacerando il buio con qualche cazzata che genera l’alba, facciamo sommessamente notare che, appena arrivato il Walter, “mai stato comunista”, il presidente Bush, dicasi Bush, ha cominciato a nazionalizzare banche manco fosse arrivato il Lenin.
Andrea Marcenaro

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