Non capisco chi si stupisce di come sia stato possibile avere il Cav al governo per quasi un ventennio.
Ascoltatelo qua: un gioiellino di retorica, c'e' dentro tutto. Il rischio del nemico oggettivo di memoria schmittiana (sinistra illiberale, prima repubblica, stato di polizia tributaria, immigrati clandestini), l'annuncio evangelico (amore e verità, domande retoriche e risposte in forma di credo cristiano, la Terra promessa delle libertà), la categoria del tradimento (che appartiene alle guerre e agli schieramenti militari, non alla politica), un linguaggio estremamente chiaro, di significante popolare e significato populista, superficialità nei contenuti e fascinazione di rimandi, bugie così grandi che invece di repellere l'elettorato medio lo cattura.
C'è poco da fare. Premesso che senza il consenso non si va da nessuna parte, né per la propria carriera di politico né per il Paese, in un regime democratico come quello italiano attuale è lui il genio della politica e della comunicazione: tutti gli altri possono solo provare ad imparare.
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