lunedì 21 aprile 2008

I meglio comunisti

L'articolo è troppo lungo ma riporto due passi perchè sono veri e simpatici, dunque veramente simpatici:
"...Negli anni Sessanta, il compagno onorevole Teodoro Bigi, da Reggio Emilia, invitò con forza il governo a prendere provvedimenti a favore dell’industria dei salumi presente in zona, prima che le contadine stremate fossero costrette ad andare in città “a vendersi il culatello in piazza”. E non meno fervida di prospettive politiche e di equivoci lessicali contingenti – stando al resoconto contenuto in “Scusatemi ho il patè d’animo”, di Guido Quaranta – risultò l’intervento dell’onorevole Teresa Noce, che con durezza denunciò l’insensibilità sociale dei governi democristiani, e in aula preannunciò che il Pci avrebbe “raccolto i bisogni della gente”, li avrebbe sintetizzati politicamente “in una Carta” e “portati a Montecitorio”.
"...Ecco, il latino era largamente praticato nel gruppo comunista, da alti dirigenti fino ai deputati di periferia. E’ rimasto famoso l’urlo di Alessandro Natta contro un parlamentare che si affannava a descrivere “l’aiter della legge”. “Bestia: iter, è latino, bestia!”, urlò il capogruppo comunista. E quello: “Scusate il lepsus…”.

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