Per esempio, pare che una cosa da non fare, se si vuole arrivare vivi a ottobre, sia andare a fare la spesa al mercato rionale tra le 13 e le 14, perché da inoppugnabili statistiche risulta siano le ore più calde, e quindi trascinare sacchetti contenenti cocomeri da mezzo quintale non è consigliabile. Un’altra cosa da evitare, soprattutto se uno ha più di settant’anni, è dimenticarsi di bere, perché è accertato che la disidratazione conduce alla tomba. Oppure - e questo vale anche per i ventenni, specie per quelli di origine normanna parchi di melanina - addormentarsi sotto il sole della Gallura senza un’adeguata protezione anti-UV fa quasi sicuramente male.
Quanti anni sono che sentiamo lo stesso disco? Da quante estati vengono ripetuti questi servizi sempre uguali che, se non sono inutili, nel migliore dei casi sono “sprassolati e un poco scemi”? Io li ricordo fin dagli anni ’60, con un giovane Luciano Onder che importunava l’esperto del momento: bevete molto, non uscite nelle ore più calde ecc. Ai tempi della mia maturità pensavo che fosse quello l’Eterno Ritorno di cui parlava Nietzsche.
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