Sabato scorso Di Michele ha scritto un articolo
molto simile a questo di un anno e mezzo fa. Mia letterina al direttore Ferrara, per fortuna "pienamente d'accordo" con me e secondo il quale mangiar carne è un "rito ineccepibile e sommamente morale":
A proposito dell'articolo di sabato di Stefano Di Michele, "Il delitto di mangiar carne": sono nato e cresciuto in un mattatoio marchigiano dove la legalità di trattamento di bovini, suini, equini e caprini si accompagna ad un rispetto letteralmente naturale e quindi sacrale dell'animale. La descrizione unilaterale di violenze e sadismi oltre a tradire il lavoro secondo i crismi di legge di molti professionisti assurge con una forzatura logica ad una denuncia tout court dell'abominio del mangiar carne. Personalmente diffido delle parificazioni non cristiane tra il valore della vita umana e quella animale, e temo non solo gli scompensi dei cicli biologici ma anche la noia e l'abbruttimento di un mondo tutto vegetariano.
1 commento:
Amo la Carne. Se potessi, la mangerei TUTTA...
Ma dato che non posso, ne mangio solo un pò.
Posta un commento