Che significa "da qualche parte".
Siamo sempre da qualche parte. Solo che la mente e il cuore ci arrivano prima. Sono dannatamente più rapidi dei nostri piedi.
lunedì 2 novembre 2009
PPP is not average
Anniversario della morte.
6 commenti:
Anonimo
ha detto...
PPP: un personaggio finito male e quindi, come tantissimi Personaggi del Bel Paese, un "eroe". O un "mito". O forse tutte e due le cose.
E se fosse stato, invece, solo un mediocre e "politicamente scorretto" regista, nonchè un assai poco accorto frequentatore di omosessuali? Perchè deve esserci per forza iun qualcosa di epico dietro la morte di PPP?
Io ero poco più (o poco meno di un ragazzo quando venne assassinato, ed il suo omicidio fece scalpore. Ma oggi... Oggi, sinceramente, mi pare che, se proprio si vuole guardare indietro, c'è di più e di meglio a cui guardare.
Rileggo il commento di cui sopra e mi accorgo che sembra un commento caustico verso l'omosessualità e la diversità. No. Se si legge così, mi scuso. Non è questo il mio pensiero. A me infastidisce l'uso strumentale che viene fatto della omosessualità e della diversità. In altre parole: se PPP (pace alla sua Anima) non foss stato omo e diverso (in senso ampio), siamo proprio certi che la sua morte avrebbe avuto la medesima risonanza? Io ne dubito...
Perché poi Roma resta Roma: e tutto tritura, tutti sbeffeggia, tutto e tutti riesce a dissacrare, anche i nobili della Città Eterna prima ancora che chiudessero i loro palazzi in segno di lutto all´indomani dell´invasione piemontese nel 1870. I nobili: a tale «illustrissima canaja», «spedalone de bastardi», «cavajer del cazzo», «cani da macello» al servizio del pontefice, Giuseppe Gioachino Belli ha dedicato sonetti spaventosi. Lo stesso Pasolini, qualche secolo dopo, li sistemò con un fulminante epigramma: «Non siete mai esistiti, vecchi pecoroni papalini:/ ora un po´ esistete perché un po´ esiste Pasolini».
Tratto da qui: http://www.saturniatellus.com/portale/viewtopic.php?p=29948
E poi qui, in fondo: http://www.pasolini.net/cinema_mammaroma_b.htm
...Ribadisco: bello. Ma la diversità di Pasolini con "Roma che resta Roma" non la capisco. Ed a me i "papalini" stanno sulle balle, quindi non fraintendermi! Ma l'epigramma non lo capisco. Al limite - e scusami il paragone irriverente - capisco di più le invettive di Alberto Fortis contro Roma nella sua indimenticabile "Milano e Vincenzo". Comunque, che PPP abbia avuto un peso, non ne dubito. Io mi limitavo solo a questionare - un filino - quel peso...
6 commenti:
PPP: un personaggio finito male e quindi, come tantissimi Personaggi del Bel Paese, un "eroe".
O un "mito".
O forse tutte e due le cose.
E se fosse stato, invece, solo un mediocre e "politicamente scorretto" regista, nonchè un assai poco accorto frequentatore di omosessuali?
Perchè deve esserci per forza iun qualcosa di epico dietro la morte di PPP?
Io ero poco più (o poco meno di un ragazzo quando venne assassinato, ed il suo omicidio fece scalpore.
Ma oggi... Oggi, sinceramente, mi pare che, se proprio si vuole guardare indietro, c'è di più e di meglio a cui guardare.
Scusatemi la franchezza.
Rileggo il commento di cui sopra e mi accorgo che sembra un commento caustico verso l'omosessualità e la diversità.
No. Se si legge così, mi scuso. Non è questo il mio pensiero.
A me infastidisce l'uso strumentale che viene fatto della omosessualità e della diversità. In altre parole: se PPP (pace alla sua Anima) non foss stato omo e diverso (in senso ampio), siamo proprio certi che la sua morte avrebbe avuto la medesima risonanza? Io ne dubito...
Un buon modo per ricordare PPP con un suo epigramma che dedico' ai Nobili del Circolo della Caccia:
Non siete mai esistiti, vecchi pecoroni papalini /
ora un po' esistete, perché un po' esiste Pasolini.
Luca
Bello! Me lo spieghi per favore? Grazie.
Perché poi Roma resta Roma: e tutto tritura, tutti sbeffeggia, tutto e tutti riesce a dissacrare, anche i nobili della Città Eterna prima ancora che chiudessero i loro palazzi in segno di lutto all´indomani dell´invasione piemontese nel 1870. I nobili: a tale «illustrissima canaja», «spedalone de bastardi», «cavajer del cazzo», «cani da macello» al servizio del pontefice, Giuseppe Gioachino Belli ha dedicato sonetti spaventosi. Lo stesso Pasolini, qualche secolo dopo, li sistemò con un fulminante epigramma: «Non siete mai esistiti, vecchi pecoroni papalini:/ ora un po´ esistete perché un po´ esiste Pasolini».
Tratto da qui:
http://www.saturniatellus.com/portale/viewtopic.php?p=29948
E poi qui, in fondo:
http://www.pasolini.net/cinema_mammaroma_b.htm
...Ribadisco: bello. Ma la diversità di Pasolini con "Roma che resta Roma" non la capisco. Ed a me i "papalini" stanno sulle balle, quindi non fraintendermi! Ma l'epigramma non lo capisco.
Al limite - e scusami il paragone irriverente - capisco di più le invettive di Alberto Fortis contro Roma nella sua indimenticabile "Milano e Vincenzo".
Comunque, che PPP abbia avuto un peso, non ne dubito.
Io mi limitavo solo a questionare - un filino - quel peso...
Un Saluto! - paolo
Posta un commento