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E poi ha fatto i bagni pubblici
Buon compleanno imperatore. Nell'anno del bimillenario dalla nascita, avvenuta il 17 novembre del 9 d.C., la casa editrice Edup pubblica la biografia dell'Imperatore Tito Flavio Vespasiano, firmata dallo storico Gianni Fazzini. Titolo: «Vespasiano. Un imperatore muore in piedi». Il capostipite della dinastia dei Flavi salì al trono nel 69 («l'anno dei quattro imperatori») e pose fine a un periodo di grave instabilità politica. Definito «l'imperatore del buonsenso», non fu un grande condottiero, ma certamente fu un grande imperatore: dopo Augusto, Vespasiano fu il «secondo fondatore» dell'Impero e tracciò le basi del «Principato dinastico», una concezione politica e di governo che resse per quasi due secoli, fino al 235 d.C., vale a dire dalla costruzione del Colosseo fino ad Alessandro Severo.Il libro, con una trattazione lieve ma orientata verso l'approfondimento, traccia un profilo, quello di Vespasiano che - come afferma Marco Majone nell'introduzione - è «ricco di complessità etiche ed eticopolitiche che si riscontrano in diverse realtà storiche anche di molto successive, compresa quella contemporanea». Infatti Vespasiano ebbe una concezione nuova dello Stato. Il libro narra anche numerosi aneddoti di cui fu costellata la sua vita: ad esempio quando sul letto di morte chiese di essere aiutato ad alzarsi perché, disse, «un Imperatore deve morire in piedi».
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