giovedì 5 novembre 2009

Io sono lo scandalo

"Io sono lo Scandalo! Sono pornografia, non so se è chiaro! Un uomo trafitto da chiodi che grida dai vostri muri, che chiama al combattimento per la salvezza! Io sono questo, mica l'albero di Natale”.

“Che poi, spiegami. Ti cresci un piccolo a tua immagine e somiglianza, che creda solamente nelle cose in cui credi in te, e poi la prima volta che lo lasci libero nel mondo, lui vede due legnetti appesi al muro che non corrispondono al suo sistema di credenze e va in confusione? Corte dei diritti dell'uomo, intervieni immediatamente! Il pezzetto di legno sta fissando il mio bambino! Ma come li tirate su questi ragazzi?”
“Facciamo quel che possiamo”.
“Il mondo è pieno di cose. Per dire, ci sono i semafori e non sempre segnano verde. I bambini lo devono sapere. Ci sono persone nel parco che offrono caramelle e non sono tutti buoni. Poi ci sono i pezzetti di legno e non tutti corrispondono alle cose a cui crede mamma o papà. Vogliamo abolirli a scuola? E quando li incontreranno nella vita, come si comporteranno?”

3 commenti:

Stefano ha detto...

La Corte europea dei diritti dell’uomo sembra la caricatura di quella che mandò al rogo Giovanna d’Arco; sostiene che il Crocefisso può “infastidire i bambini di altre religioni e quelli atei”. Infastidire? Santo cielo, che tipaccio! Ma sì li turbi i bimbi, sicché a loro volta portino in famiglia – in quelle di noi cristiani immaginari, innanzitutto – la brezza della curiosità. Che i nostri figli ci disturbino, e ci distraggano dalle scemenze quotidiane. E accanto al Crocefisso spuntino nelle aule le croci di Abramo Lincoln e di Giordano Bruno, ladroni come Lui di baci e di anime, a ricordarci non quel che siamo o pensiamo di essere, ma quel che occorre diventare.

Umberto Silva

Stefano ha detto...

Piergiorgio Odifreddi, il superfalco del laicismo estremo, i cui libri assieme all’opera omnia di C.Darwin, C.Hitchens e altri campioni del laicismo antireligioso e giacobino, fanno bella mostra nella biblioteca e sui tavoli di casa Albertin, autore di un libro in cui sostiene che il termine cristiano deriva dal francese crétin, cioè cretino, idiota, e la Torah ebraica è una serie ininterrotta di stupidaggini, dimostrata dalle poche paginette che Le dedica, esprime la sua grande gioia all’insegna di “Libera Chiesa in libero Stato”. In una intervista aggiunge: “Faccio presente che i cattolici in Italia sono il 30%. Quindi non sono la maggioranza. Infatti si sa che solo il 30% va a messa”, dimenticando che il 98% degli sstudenbti si avvale dell’insegnamento della religione cattolica Non contento vorrebbe togliere la concessione dell’8 per mille, che, va notato, è volontaria, e obbligare i credenti “a pregare in casa e non imitare i Farisei che pregavano in piazza. Quindi il culto va onorato in sedi private e in luoghi appositi”. A parte l’inesattezza del riferimento – come non ricordare che tutta la predicazione di Gesù si svolse in pubblico?- ci sembra che affermazioni del genere, dai giacobini francesi, passando ai rivoluzionari sovietici, fino a Chavez in Venezuela, siano state espresse da tutti i regimi più sanguinari e totalitari degli ultimi secoli, con effetti deevastanti.

Stefano ha detto...

http://www.ilfoglio.it/preghiera/305