Sono 1.800 i modi di dire e proverbi curiosi e antichi e 3.300 le voci, le citazioni letterarie, le schede su personaggi storici arricchite da una vera e propria appendice-guida con tanto di grammatica alla lettura del dialetto toscano. È il «Vohabolario del vernaholo fiorentino e del dialetto toscano di ieri e di oggi» curato dal linguista Stefano Rosi Galli (Romano editore, 424 pagine, 12 euro). Oltre alle spiegazioni del significato dei termini toscani, nel volume si trovano anche storie popolari che illustrano le origini delle espressioni e note etimologiche arricchite con esempi pratici per esemplificarne l'uso concreto nella vita quotidiana. Il tutto per scoprire i segreti della lingua amata, parlata e scritta dai grandissimi letterati nati a Firenze, da Dante a Machiavelli e Guicciardini, per limitarsi ai sommi.
La pupa e il secchione
2 mesi fa
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