sabato 21 novembre 2009

Liborio Romano

Nacque, nel 1793, da una famiglia nobile e antica, forse discendente da un ramo dei Romanov: non in Russia, bensì nel tacco estremo dell’Italia, a Patù, un paesino ancora oggi difficoltoso da raggiungere. Benché sia uno dei personaggi più affascinanti del Risorgimento, è poco conosciuto al di fuori di una cerchia di studiosi. Nella vulgata ha la fama di traditore, di tutti e di tutto. Non riesco a considerarlo tale. E neppure un trasformista, come viene definito in un libro - eccellente - di cui mi dispiace soltanto il titolo: L’inventore del trasformismo. Liborio Romano, strumento di Cavour per la conquista di Napoli (Rubbettino, 210 pagine, 13 euro). L’autore, Nico Perrone, insegna storia all’università di Bari, però sa come spiegare raccontando, oltre a saper usare una selva di documenti poco o affatto noti.
Perrone dà di Liborio questa sintesi calzante: «Uomo di forte personalità e intelligenza, non vuole mai tenersi agli schemi, forse perché con maggiore rapidità di altri scopre la maturazione del nuovo e ne sostiene la necessità politica. Non sa applicare le proprie intuizioni a una strategia della propria carriera». Quanto all’Unità d'Italia, Perrone non sbaglia quando scrive: «L’Italia nasce dalle repentine imposizioni di un governo centrale, di interessi e di leggi che hanno avuto l'ispirazione nel Piemonte; nasce con certe incomprensioni e anche con certe discriminazioni. Con un metodo che in tanti casi si manifesta sotto forma di colonizzazione, mediante stati d’assedio, governi militari, esecuzioni sommarie di briganti che in qualche situazione esprimono la resistenza all’occupazione. Procede, questo stato, nel rifiuto di capire le diversità, che si vogliono seppellire sotto un lungo oblio».

2 commenti:

Giovanni Spano ha detto...

Sarebbe ora che la storia ufficiale, si interessasse a questo personaggio, che dopo Cavour e Garibaldi è stato l'artefice principale per la realizzazione dell'Unità d'Italia.
I filoborbonici lo attaccano e lo accusano in modo spudorato, come se lui fosse la causa di tutti i mali del Sud. Al contrario, i sostenitori del Risorgimento e dell'Unità d'Italia, non ne parlano proprio.
L'augurio è che si possa fare chiarezza sul personaggio Liborio Romano e sul Risorgimento, periodo storico molto discusso.
Giovanni Spano
Presidente associazione culturale "don Liborio Romano" Patù
www.donliborioromano.it
info@donliborioromano.it

Stefano ha detto...

Grazie.