La croce fu piantata negli anni Trenta per commemorare tutti i soldati americani morti in guerra e nessuno ebbe mai a discutere sulla sua esposizione, fino a quando un ex-custode del parco, per altro un cattolico, denunciò il tutto come offensivo per le altre credenze.
Per cui spetterà alla Corte Suprema stabilire se una croce su una montagnola potrà continuare ad essere esposta o se dovrà essere rimossa.
Nel qual caso, è ovvio, rappresenterebbe un precedente inarrestabile, se solo pensiamo a tutte le croci esposte pubblicamente nei sacrari o nei cimiteri di guerra. Croci che, per secoli, hanno rappresentato per tutti la pietà e la sofferenza universale ma che, all’improvviso, per alcune anime belle, risultano essere scandalosamente, insopportabilmente offensive.
Nel frattempo, stupidità nella stupidità, in attesa del verdetto fatidico, la croce del Mojave è stata coperta da un orrendo telo che la fa sembrare un fantasma grottesco sospeso tra le nuvole. Questo per evitare ai trekkers e alle aquile calve di passaggio di restare sconvolti dalla visione di una croce, come è successo a una qualche signora finlandese.
via Lexi Amberson
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